Latina Bene Comune, incontro di studio sul turismo

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“Quello di oggi è solo un primo passo, l’avvio di un percorso”. Così Giuseppe Panico, coordinatore del forum “La Città del futuro”, ha introdotto venerdì 12 maggio presso il Museo della terra pontina i lavori del primo incontro di studio sul turismo organizzato da Latina Bene Comune (Lbc), a cui hanno partecipato operatori ed esperti del settore, associazioni professionali, di categoria, ambientali e di promozione culturale. Gli enti locali verranno invece direttamente coinvolti in un successivo appuntamento, in via di definizione, dove verranno riportate le criticità e le proposte discusse venerdì. “Il turismo è una delle poche opportunità di sviluppo economico del nostro territorio”, ha proseguito Panico: che ha poi sintetizzato il documento programmatico di Lbc – con una visione a medio termine, di 3/5 anni – in cui sono indicate linee guida per la valorizzazione sostenibile e condivisa delle risorse turistiche. Gli obiettivi emersi in questo lavoro preliminare sono la definizione delle criticità strutturali e l’elaborazione di strategie per superarle, la creazione di un tavolo di confronto permanente – con attori sia pubblici, sia privati – che codifichi le nuove spinte a collaborare che vengono dal basso. “Il giusto approccio è quello di agire non più in ordine sparso – o addirittura, l’uno contro l’altro – ma come sistema territoriale integrato: altrimenti noi da questa palude non ne usciremo mai” – ha concluso Panico. Gli interventi programmati – seguiti da quelli liberi – hanno toccato temi quali le potenzialità della rete museale (Francesco Tetro, direttore scientifico dei musei civici di Latina; Manuela Francesconi, direttrice del Museo della terra pontina); iniziative di valorizzazione con forme di turismo alternativo e sostenibile, come ad esempio quello fluviale e ciclistico (Gaetano Ricco di Cavata Flumen, Dario Bellini e Tiziana Marrone di Latina in bicicletta); programmi di preservazione dei beni culturali (Maria Teresa Accatino di Italia Nostra). Hanno inviato dei loro contributi individuali, in qualità di esperti: Maria Grazia Colfi, consigliere comunale e provinciale, sulla Marina di Latina per la quale è delegata; e Nicola Giampietro, funzionario della Camera di commercio, sul tema dello sviluppo enogastronomico e in particolare della Strada del vino della provincia di Latina. Fabrizio di Sauro ha poi illustrato i meccanismi di funzionamento della Compagnia dei Lepini, di cui è direttore generale: uno dei pochi esempi sul territorio di cooperazione istituzionalizzata (la formula giuridica è quella della società consortile per azioni), che aggrega una quindicina di comuni e altri enti locali. Di Sauro ha infatti presentato i sistemi territoriali integrati come il solo strumento efficace che possa garantire lo sviluppo: anche perché facilita le iniziative per “comunicare al mercato le specificità dei prodotti turistici messi a punto”; ha spiegato come l’ottica sistemica viene di volta in volta applicata dalla Compagnia: in ambito culturale, con una rete museale (estesa a biblioteche e associazioni); in ambito agricolo, con la formalizzazione del Gruppo di azione locale (Gal) per la valorizzazione di produzioni e tradizioni; in ambito ambientale, con l’istituendo Parco dei Lepini “che si rivelerà una risorsa straordinaria anche per Latina”.

Nazzareno Ranaldi, dell’associazione Villaggio Fogliano, ha toccato alcune criticità ulteriori del territorio che vanno a suo avviso affrontate in via prioritaria: la marina di Latina, priva di identità e di progetti integrati di sviluppo turistico (dalle strutture agli eventi); la portualità, visto che i grandi progetti del passato sono stati abbandonati; la raccolta dati sui flussi turistici, non più attiva da tempo. Ha anche rivendicato l’importanza delle azioni per la preservazione del borgo Fogliano, in cui sono attive ben 6 associazioni che interagiscono con gli enti territoriali e che “hanno messo in comune i propri progetti”: per ottenere buoni risultati, secondo Ranaldi infatti “é necessario cooperare cedendo sovranità”.

Lo stesso Fogliano è stato oggetto di una proposta concreta – e immediatamente applicabile – da parte di Giovanni Netto, dell’ufficio comunicazione ed educazione del Parco nazionale del Circeo. Dopo aver lamentato l’assenza cronica di cultura della partecipazione e di strategie per il territorio, Netto ha per l’appunto fatto riferimento al federalismo demaniale e alla possibilità di ottenere facilmente i beni demaniali – come quelli del Fogliano, per l’appunto – da dare poi in gestione per progetti di valorizzazione.

Tutti gli intervenuti hanno convenuto che una delle priorità sulla quale far convergere risorse sia pubbliche sia private è la promozione strategica del territorio – attraverso la comunicazione e il marketing – al fine di permettere un incremento quantitativo e qualitativo dei flussi turistici.

I lavori dell’incontro del 12 maggio sono stati conclusi da Pietro Gava, segretario di Latina Bene Comune: che ha evidenziato come “portare allo sviluppo economico attraverso il turismo” sia una delle priorità del movimento, “nel cui DNA c’è proprio la spinta dal basso” (ne è testimonianza il lavoro prezioso prodotto dal forum “Città del futuro”). Le potenzialità ci sono, visto che l’Italia è ancora oggi il 5° mercato turistico al mondo: “ma Latina su questo mercato è irrilevante, proprio non esiste” – ha proseguito Gava, con una punta di amarezza per le scelte sbagliate del passato. Per essere in grado di cogliere le opportunità è indispensabile una vera rivoluzione, “quella del dialogo tra noi, perché o cominciamo a parlarci – tra i vari attori del territorio, pubblici e privati – o verremo definitivamente spazzati via”.

 


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