Accertamento da 200mila euro per un tassista

PONZA – Un accertamento annullato da parte della Commissione Tributaria Regionale che ha portato addirittura ad un interrogazione parlamentare in cui si chiedono seri provvedimenti nei confronti dell’irragionevolezza dell’operato dell’ufficio procedente, valutando la sussistenza di eventuali responsabilità amministrative e disciplinari in capo ai soggetti pubblici intervenuti.
A presentarla l’onorevole Manfred Schullian.
«Da fonti di stampa si è appreso di un caso a dir poco clamoroso, in cui un tassista di 78 anni che svolge attività di noleggio di autovettura con conducente sull’isola di Ponza si è visto recapitare un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate, direzione provinciale di Latina, per ricavi non dichiarati di 184.646,80 euro relativi all’anno 2006; tale avviso di accertamento era fondato su indagini bancarie che avevano fatto presumere all’Ufficio delle imposte che il tassista, peraltro senza dipendenti e con certificati problemi di salute, avrebbe effettuato 99 corse al giorno al costo medio di 20 euro per 365 giorni all’anno sull’isola di Ponza, dove a fine settembre si interrompono quasi tutte le attività turistiche; mentre il giudice tributario di primo grado aveva accolto solo parzialmente il ricorso fatto dal tassista contro l’avviso di accertamento, la commissione tributaria regionale di Roma, sezione staccata di Latina, con la sentenza n. 2324/40/16 ha annullato del tutto l’accertamento e disposto la compensazione delle spese processuali, riconoscendo la palese assurdità delle conclusioni raggiunte dall’Agenzia delle entrate e l’inosservanza delle condizioni per la rettifica di cui all’articolo 39 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 –: se non si ritenga opportuno, alla luce della manifesta irragionevolezza dell’operato dell’ufficio procedente, valutare la sussistenza di eventuali responsabilità amministrative e disciplinari in capo ai soggetti pubblici intervenuti».