LATINA – Acqualatina, l’Ad Besson: «Sanzioni Arera, contestazioni già superate. Sereni sul nostro operato a favore degli utenti, valuteremo il ricorso». Dopo 4 anni, si è conclusa l’indagine ispettiva dell’Autorità ARERA avviata nel 2014.

Tutte le rilevazioni contestate inizialmente sono state archiviate, rimangono unicamente 3 presunte violazioni, comunque già ampiamente superate.

Besson: «Siamo sereni del nostro operato. Le infrazioni contestate, non solo a parer nostro non ci sono mai state ma soprattutto, non hanno mai causato danno all’utenza.»

Riguardo alla sanzione, malgrado l’irrilevanza degli importi e del merito, la Società sta valutando il ricorso.

Nel 2014 Acqualatina è stata uno dei primi 3 gestori italiani oggetto di ispezione avviata dall’allora Autorità AEEGSI, oggi ARERA, nell’àmbito della sua attività di verifica ordinaria.

A conclusione dell’ispezione, come previsto da procedura, sono state pubblicate le delibere contenenti le osservazioni con le richieste di chiarimenti e documentazione, alle quali sono seguite le argomentazioni dei 3 gestori.

Oggi, dopo 4 anni, tutte le contestazioni avanzate ad Acqualatina sono state archiviate, ne rimangono 3, comunque già ampiamente superate.

«Come già detto ad avvio indagine, siamo sereni del nostro operato» afferma l’Amministratore Delegato di Acqualatina, Ing. Raimondo Luigi Besson. «Siamo stati tra i primi, in Italia, a essere sottoposti a tali indagini, per il Servizio Idrico Integrato e ci siamo confrontati con una realtà che rappresentava una novità per tutti.

Nonostante questo, di tutti i rilievi inizialmente avanzati, solamente 3 sono stati oggetto di sanzione.

I rilievi residui riguardano interpretazioni sulle tempistiche di approvazione di alcune delibere, e irrilevanti ritardi nell’adeguamento del format delle bollette dovuti alle necessità di adeguamento dei sistemi informativi alle nuove norme.

Peraltro, si tratta di azioni che non hanno causato alcun danno all’utenza, anzi in un caso, il nostro operato è stato addirittura vantaggioso, per la collettività.»

Entrando nello specifico, l’Autorità ha contestato i seguenti punti, ad Acqualatina:

1. APPLICAZIONE (FINO AL 2013) DELLA QUOTA FISSA PER IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE.

Viene contestato che non sia stata restituita tempestivamente la quota fissa relativa alla depurazione per le utenze che non usufruivano del relativo servizio. Il motivo è semplice: fino al 2014 non esisteva, nella tariffa approvata da ATO, la distinzione tra quota fissa per depurazione e per gli altri servizi, per cui l’importo da restituire non era determinabile.

Infatti, non appena questa suddivisione è stata perfezionata, la Società ha provveduto, in tempi record, a rimborsare la quota per la depurazione a tutti gli utenti interessati. Per tale motivo, oggi il punto è superato.

2. RITARDO DELLA PUBBLICAZIONE IN BOLLETTA DI UNA SPECIFICA FRASE.

Tale ritardo è dovuto semplicemente alla necessità di adeguare i sistemi informativi che provvedono alla stampa della bolletta. Anche questo punto è ampiamente superato.

L’Autorità ha, poi, avanzato delle osservazioni sulla tariffa, nello specifico contestando, sulla base di una discutibile interpretazione amministrativa, l’aggiornamento della tariffa 2012 applicata dalla Società, correttamente, sulla base di quanto approvato in Conferenza dei Sindaci all’interno del Piano d’Ambito e non sulla base della successiva Conferenza tenutasi in applicazione delle delibere Arera.

L’assurdità della sanzione risulta anche dal fatto che la tariffa applicata dal gestore in via transitoria era sensibilmente più bassa di quella approvata in seguito dalla Conferenza e, quindi, tale applicazione non solo non ha causato danni, ma è addirittura andata a favore dell’utenza.

Attualmente, la Società, ritenendo la sanzione applicata del tutto ingiustificata per l’inconsistenza sproporzionata dei rilievi residui, sta valutando di ricorrere.


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