C’è anche Cisterna di Latina al tavolo di lavoro organizzato dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione Santagata per la candidatura della via Appia, Regina Viarum, nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Dopo i primi tre incontri da remoto, a causa del Covid, lunedì scorso ad Ariccia, all’interno del monumentale Palazzo Chigi, si è tenuta una riunione operativa finalizzata all’elaborazione del piano di gestione del sito, atto necessario alla presentazione della candidatura.

Erano presenti, per il Comune di Cisterna l’assessore alla Cultura Maria Innamorato e il responsabile del settore Danilo Di Camillo, oltre a vari tecnici e dirigenti del ministero della Cultura e della Soprintendenza, studiosi, archeologi, amministratori e funzionari locali, associazioni culturali, ambientali e turistiche.
22 sono i tratti individuati nel percorso integrale che va da Roma a Brindisi comprendente la via Appia Claudia e la variante traiana, maggiormente rappresentativi dell’eccezionale valore universale proposto e rispondenti ai requisiti richiesti dall’Unesco.

La via Appia, infatti, oltre ad essere la prima autostrada dell’antichità, ha messo in comunicazione traffici, culture, religioni.
«Questo progetto è importantissimo per la valorizzazione del nostro territorio – ha detto l’assessore Innamorato -. Un’opportunità a cui abbiamo aderito da subito e per la quale abbiamo già presentato la necessaria documentazione e le nostre proposte per inserire Cisterna in un circuito nazionale e internazionale, prevedendo la valorizzazione dell’importante sito archeologico di Tres Tabernae (citato negli Atti degli Apostoli quale tappa di San Paolo), di Palazzo Caetani quale sede del museo archeologico, e della riscoperta dell’antico tracciato della via Appia».

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