L’Arpa, l’ente che si occupa di analizzare i dati rilevati nell’aria dopo il devastante incendio del deposito rifiuti , ha diramato un comunicato con la foto del tampone che è risultato completamente nero, a dimostrazione del danno in atto.
“Per prima cosa – hanno detto dall’Arpa Lazio – il nostro personale deve raggiungere il luogo dell’incendio e trovare un sito adatto e sicuro per l’installazione del campionatore, lo strumento che “aspira l’aria” e ne trasferisce il contenuto su un filtro. Il campionamento, con gli strumenti attualmente in uso, dura circa 12 ore.
Successivamente, i filtri vengono portati ai nostri laboratori per le analisi, ma le analisi sono un processo lungo e delicato, che si articola in più fasi:
– Estrazione: le sostanze inquinanti vengono “prelevate” dal filtro e trasferite in un liquido analizzabile (estratto).
– Purificazione: l’estratto così ottenuto viene pulito dallo sporco che renderebbe più difficile la ricerca degli inquinanti oggetto di analisi. Più il filtro è sporco, più questa fase è lunga.
– Fase strumentale: in cui si arriva a determinare le quantità effettivamente presenti nel campione delle sostanze ricercate (nel caso specifico degli incendi: Diossine, IPA, PCB).
Ognuna di queste fasi dura diverse ore. Ed ecco perché dal momento in cui viene installato il campionatore, possono essere necessarie anche 48 ore o più”.
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