Bufera sul Campidoglio. Mazzette per gli appalti delle strade e risparmio sull’asfalto

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I militari delle Fiamme Gialle sono entrati negli uffici del Comune di Roma nella mattinata di ieri, mercoledì 13 novembre, come richiesto dal procuratore aggiunto, Giovanni Conzo e hanno acquisito gli atti delle gare per il rifacimento delle strade della città. Ad indagare sul caso i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Roma coordinati dalla Procura. Ad essere interessati dalle perquisizioni sono gli uffici del dipartimento Lavori Pubblici, in via Luigi Petroselli, abitazioni, gli uffici degli indagati, la sede legale di una banca e una filiale.

Indagati 5 funzionari e due agenti della polizia stradale
Vari i nomi iscritti nel registro degli indagati, tra i quali compaiono quattro funzionari del Comune e uno di Astral, la società che fa capo alla Regione Lazio alla progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione amministrativa di circa 1.500 chilometri di strade regionali e due agenti della polizia stradale, i quali sempre in cambio di soldi o favori, d’accordo con l’imprenditore, non avrebbero multato i camion che trasportavano più materiali edili rispetto al limite consentito.

Per la Procura gli indagati avrebbero favorito appunto l’imprenditore Pellegrini, nell’affidamento degli appalti, che risultano, secondo le indagini, assegnati con modalità scorrette. In cambio l’imprenditore dava loro mazzette in contanti oppure offriva posti di lavoro ai figli dei dipendenti.

Chi è Mirko Pellegrini, l’imprenditore indagato per gli appalti
L’imprenditore tra gli indagati nell’inchiesta sulle tangenti per gli appalti stradali si chiama Mirko Pellegrini, ha quarantasei anni, è nato a Roma, ma risiede a Frascati. Tra le ipotesi di reato contestate sono turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio e autoriciclaggio. Per la Procura era il ‘dominus’ di quella che pare assumere i tratti di un’associazione a delinquere. Strade di Roma riparate con materiali scadenti.
I lavori di rifacimento stradale sarebbero stati fatti “a risparmio” dalle aziende dell’imprenditore per ridurre i costi e far uscire meno denaro, ciò sarebbe accaduto ad esempio in via della Serenissima, via della Magliana e a Piazzale De Bosis. Per riparare le strade sarebbero stati utilizzati materiali scadenti o comunque senza seguire le corrette procedure, più costose, affinché le buche nell’asfalto non si ripresentassero, come ad esempio realizzando un minore spessore del manto stradale.

Gualtieri: “Prezioso lavoro a tutela della legalità”
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha commentato l’inchiesta per corruzione sugli appalti della Guardia di finanza e della Procura: “Stiamo seguendo con la massima attenzione le indagini in corso, con la piena collaborazione e con un sentimento di gratitudine per il prezioso lavoro svolto a tutela della legalità e anche di indignazione per la possibilità che delle irregolarità siano state commesse. Quanto accaduto non deve sporcare il lavoro straordinario e grandissimo che stiamo svolgendo”.

 


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