Dopo un anno e mezzo siamo ancora in attesa dell’ampliamento della raccolta differenziata mentre cassonetti pieni di rifiuti stanziano come discariche a cielo aperto in centro e nell’area circostante. L’Amministrazione di centrodestra ha diminuito le risorse per il servizio rifiuti al fine di propagandare risparmi inesistenti perché azzerati e largamente superati dai costi degli evasori scaricati sui cittadini che pagano, il costo caricato in bolletta è infatti di 34 milioni di euro ed il contratto per l’effettuazione del servizio di ABC è di circa 18,7 milioni di euro, un conguaglio pesantissimo su cui la destra getta fumo per non rendere palese come la metà di tali costi è caricata sulle bollette dei cittadini non evasori mentre l’altra metà serve per pagare il conferimento all’impianto di trattamento. Crediamo che per abbassare questi costi in modo strutturale e significativo occorra investire sull’anagrafe dei contribuenti, un’azione necessaria ad assicurare che tutti paghino e ad organizzare un servizio di differenziata per tutta la città finalizzato a far diminuire il conferimento agli impianti per il trattamento dell’indifferenziato. Il taglio delle risorse impedisce però di raggiungere questi obiettivi.
Apprendiamo che la maggioranza ha deciso di rimodulare il servizio per le aree non ancora coperte attraverso l’applicazione di un sistema misto il quale prevede l’utilizzo di cassonetti intelligenti e, in parte, di raccolta per condominio, un metodo che consentirebbe di risparmiare sul personale e di estendere al centro e all’area limitrofa la raccolta differenziata. Organizzare l’estensione del servizio con tale sistema richiede però una serie di investimenti su informazione e vigilanza circa il corretto funzionamento, una capitalizzazione che in questo quadro diviene necessaria se si vuole evitare il fallimento della raccolta differenziata. ABC dovrà dunque acquistare nuovi cassonetti intelligenti e predisporre la raccolta per condominio oltre a ordinare la predisposizione di attività di prevenzione e di sanzionamento di eventuali comportamenti scorretti. Il rischio concreto è che si verifichino maggiori casi di smaltimento non corretto dei rifiuti da parte dei cittadini invasi dai rifiuti in casa e una diminuzione della differenziata.
Denunciamo inoltre il tentativo della destra di far ripiombare i cittadini dei Borghi dell’area della discarica nella dinamica di sfruttamento con impianti e servitù varie. Come centrosinistra ci siamo battuti impedendo alla destra regionale e comunale di realizzare un termovalorizzatore che per funzionare avrebbe dovuto importare rifiuti da tutta la Regione, non essendo sufficienti i rifiuti prodotti in provincia per la sua sostenibilità economica. Abbiamo lottato per la bonifica della discarica e per bloccare tutti i tentativi di realizzare impianti di trattamento di rifiuti per rimanere sull’obiettivo esclusivo della bonifica della discarica e programmando un nuovo sviluppo di qualità dell’area ricca dal punto di vista ambientale e storico archeologico (Satricum e non solo). L’ultimo tentativo è l’inaccettabile umiliazione che la destra al governo regionale e cittadino vuole infliggere a Latina e ai Borghi con la decisione di finanziare un impianto di produzione di energia della Indeco. La società ha già ricevuto 17 milioni di euro (pagati dai Comuni conferitori) per il ripristino ambientale in 30 anni della discarica, ora deve pensare al ripristino ambientale e alla bonifica senza mirare ad impianti per avere altro profitto, condannando l’area ad una perenne servitù. L’impianto, il primo di altri che seguiranno, non è chiaro come sarà alimentato ma è certo che costituisca un pericolo per lo stoccaggio dell’idrogeno e per il carattere chimico della lavorazione. Il PD si mobiliterà con i cittadini per impedire questa umiliazione alla nostra Città.
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