Chiara Tenerini, candidata a Livorno per il centrodestra: “livornesi, il 25 abbiate il coraggio di cambiare, ma non di pancia”

Incontriamo Chiara Tenerini, una delle due figure principali di questa elezione nel collegio uninominale di Livorno

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Chiara Tenerini è la candidata della coalizione di centrodestra nel collegio uninominale di Livorno. In Forza Italia da tempo immemorabile, è anche coordinatrice provinciale del partito e vice presidente del consiglio comunale di Cecina. Sarà la grande sfidante di Andrea Romano, il già Deputato del collegio di Livorno eletto proprio nell’uninominale quasi 5 anni fa.

Chiara Tenerini è da sempre attiva in politica sul territorio della Provincia, iniziamo dal tema più caldo, rigassificatore a Piombino sì o no?

Allora, dobbiamo fare due considerazioni. Una è la posizione macroscopica, altra cosa è quella specifica riguardante Piombino. Forza Italia, da sempre, è favorevole allo sviluppo, al progresso, alla produttività. Non siamo mai stati per i no ideologici. Intendiamoci bene, noi siamo a favore dei termovalorizzatori, del nucleare di terza generazione e anche delle trivelle.

E allora qual è il problema?

Il problema è che la questione di Piombino è meno semplicistica di così. Il nostro, per Piombino, è un no. Ma dobbiamo guardarci negli occhi e spiegarci perché diciamo no, ci sono no di tanti tipi, ognuno ha il suo no. Il mio e quello di Forza Italia è in perfetta sintonia con la storia del partito, abbiamo studiato a situazione con esperti e possiamo dire un no sicuro. Il primo problema di questo rigassificatore è che si troverebbe in banchina, sulla banchina est. Da quella parte si trova JSW, quello che resta delle acciaierie piombinesi. È vero, da sempre critico il colosso portato a Piombino con tante promesse che ha disatteso, però non posso far finta di non vedere che mantiene 700 lavoratori e 1200 d’indotto. Non è che quell’opera messa lì in fretta e furia intralcia e disincentiva JSW, già fortemente compromessa? Vogliamo davvero complicargli la vita affinché se ne vada definitivamente? Inoltre, le voglio fare una seconda questione, questa nave intralcerà in determinati momenti il transito dei traghetti per l’Elba, a me non interessa tanto del turista, che può anche aspettare, quanto del residente, che ha diritto ad una continuità territoriale quanto più celere possibile. Insomma, questo rigassificatore viene buttato lì in banchina con tante incognite, si alle infrastrutture, ma prima vanno ben studiate, siamo disponibile ad avviare uno studio per una soluzione diversa.

Quindi propone prima uno studio di fattibilità?

Ma come, in un paese in cui si chiedono studi di fattibilità per tutto, spesso mettendo i bastoni tra le ruote al progresso, non si richiede una valutazione seria per un’opera così? Andava fatta in deroga con procedura d’urgenza, dove si è voluto, vedi ponte Morandi, è stato fatto.

Torniamo all’elezione imminente, lei lo sa di essere in un collegio difficilissimo, perché gli elettori dovrebbero sceglierla?

Certo che sì, sarei incosciente a dire il contrario. Però credo che la sfida sia possibile, anzi, più che possibile. Certo, ci si giocherà tutto su una manciata di voti, ecco perché sarà fondamentale ogni singola preferenza. Credo infatti che anche nella difficilissima Livorno ci sia aria di risveglio. Questo risveglio passerà dai cittadini, che devono guardare bene chi c’è a sfidarmi. Su questo collegio sono finiti tantissimi paracadutati, messi qui nella speranza dell’elezione, ma è gente che non sa niente della provincia di Livorno e dei suoi problemi. Guardate le liste della coalizione di centro destra, sono quasi tutti esponenti locali, come me, che faccio politica dal basso sul territorio da sempre. Ho grande rispetto per gli avversari, ma sono certa che gli elettori sapranno distinguere chi lavora per il territorio davvero da chi diventa livornese solo sotto elezioni.

Si riferisce al suo sfidante Andrea Romano?

Anche, ho massimo rispetto per lui, ma cos’ha di livornese? quando mai è stato sul territorio a sporcarsi le mani? Sia chiaro, io se perdo resto qui a lavorare come sempre per questa bellissima terra, ma se vengo eletta non sparisco, sarò sempre qui a raccogliere tutte le istanze della gente, per risolvere i loro problemi.

Senta, molti ex elettori di Forza Italia, diciamo quelli più moderati, vorrebbero votare terzo polo, magari qualcuno è indeciso fra Renzi-Calenda o Forza Italia, cosa vorrebbe dire loro?

Di pensarci bene e fare un ragionamento intelligente, guardare la coerenza. Forza Italia è sempre stata coerente con sé stessa, con il centro destra e i suoi valori. Forza Italia è il pilastro della coalizione, la gamba centrale. Il terzo polo è uno schieramento ambiguo, sia Calenda che Renzi vengono da sinistra e ora si vendono per moderati di centro? Non so come si possa venire da un mondo e poi fare la guerra a quello stesso mondo. Lo dico chiaramente agli elettori del terzo polo che si sentono moderati: c’è il rischio che il giorno dopo si alleino con la sinistra, non sono affidabili. Per concludere voglio far presente una cosa, Renzi e Calenda vivono in un mondo dorato, sono i veri radical chic, secondo voi conoscono i problemi del mondo reale? Io per moltissimi anni ho alzato una serranda, vi assicuro che conosco i vostri problemi quotidiani.

Mi dica in un flash i temi che più le stanno a cuore per Livorno e Provincia?
L’erosione costiera, la costa è il nostro Colosseo, ma in questa regione Firenze-centrica non ci pensa nessuno. Le infrastrutture ferroviarie come l’alta velocità che non c’è, ma anche le infrastrutture stradali, penso alla Fipili, che fa schifo.

Perché scegliere voi all’interno della coalizione?

La Meloni ci porta alla vittoria, sono onesta, ma serve la nostra credibilità. Comprendo il desiderio del voto di pancia, ma quei 5 minuti rappresentano i prossimi 5 anni, pensateci bene. Serve una parte moderata forte, che dia sicurezza al livello internazionale.

Qualcuno le dice di essere troppo incentrata sulla provincia e non sul capoluogo, Livorno

Nel 2022 non possiamo chiudersi a simpatici campanilismi. Dobbiamo lavorare tutti insieme, come provincia, io mi sento profondamente livornese.

Lasci un messaggio agli elettori:
Al di là dell’ideologia ridiamo forza alla gente. È vero che la politica ha disilluso tanti, ma non è un concetto astratto, la politica è fatta dalle persone. Diamogli voce con una voce del territorio, il 25 andate a votare e pensateci bene, sono due minuti per cinque anni.


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Giurista e giornalista pubblicista dell'Ordine della Toscana, ho vissuto a Firenze, Parigi e Roma senza mai smettere di essere livornese. Per il mio territorio nutro un interesse atavico, un amore senza condizioni. La mia seconda Casa è l'isola d'Elba. Appassionato di scrittura sin dalla più tenera età, gestisco la sezione Toscana della testata oltre ad altre collaborazioni online e su carta stampata.