Veturia ci ha lasciato in una mattina di settembre, dopo un temporale che veniva dal mare . La notizia è arrivata nel pomeriggio e tu te ne sei andata in punta di piedi, senza rumore, senza disturbare nessuno, com’era nel tuo stile. Avevamo fatto quella intervista nella atelier, sotto la galleria Pennacchi, per la mostra che avevi organizzato. Amavi l’arte e la pittura, dipingere era la tua passione, perché tu avevi estro ed hai vissuto la tua vita così, come veniva, con naturalezza. Eri sincera e bella dentro, nel tuo cuore. Io ero lontano e quando sono tornato alla stazione ho incontrato Matilde che mi ha detto che eri ricoverata da 15 giorni, ma in ospedale non c’eri e ti ho perso di vista. Invece eri già pronta per andare via per sempre ed io non ho fatto in tempo ad abbracciarti, a salutarti, ad accarezzare il tuo volto, così semplice, così ingenuo, così spontaneo. Come è crudele la vita! Ci crediamo immortali e invece siamo fragilissimi, perché la morte è sempre dietro l’angolo. Ma fino all’ultimo hai combattuto e gestito la galleria d’arte, per affermare la cultura artistica in una città difficile come Latina.
Quando ti feci quell’intervista e poi ripetemmo una parte, perché sembrava venuta male, tu sei stata brava comunque e alla fine è andata in rete e tanti l’hanno vista e apprezzata. Ti battevi per rendere più viva la galleria Pennacchi,perché credevi nella forza dell’arte, della pittura, che, in fondo, non morirà mai e si perpetuerà nei secoli. Artista formata al DAMS di Bologna,Veturia Manni ha avuto nella sua vita diverse esperienze professionali in campi diversi. Disegnò la linea “Gioiellixcaso”, utilizzando solo materiali riciclati, perché lei amava la natura ,amava l’ambiente, amava la purezza e per questo era un’artista vera.
Ciao Veturia, grazie per tutto quello che hai fatto, noi non ti dimenticheremo mai. Un abbraccio sincero
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