Coltiva cannabis a scopi terapeutici, assolto Walter de Benedetto. Adesso il Parlamento intervenga con la legalizzazione

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Arezzo- Una sentenza storica quella con cui ieri, 27 Aprile, il giudice del tribunale di Arezzo ha assolto Walter De Benedetto, accusato di detenzione e spaccio di stupefacenti per aver allestito una serra di cannabis nel giardino della sua abitazione.

Walter ha 48 anni, è malato di artrite reumatoide da quando ne aveva 16 e adesso è invalido al 100%. Si tratta infatti di una rara malattia neurodegenerativa altamente invalidante che colpisce i tessuti articolari causando forti spasmi e graduale perdita della mobilità. La terapia fornita dal servizio sanitario nazionale lo aiutava a superare il dolore, ma non era abbastanza. Così, con l’aiuto di un amico già processato e condannato ad un anno e due mesi, ha deciso di coltivare la marijuana nel giardino di casa. Non per venderla, ma per uso personale come palliativo per la sua malattia.

Ad ottobre 2020 De Benedetto si era rivolto in un video al Presidente della Repubblica chiedendo il rispetto del suo diritto a non soffrire, tutelato dall’articolo 32 della nostra Costituzione. In Italia infatti l’uso della cannabis puo’ essere utilizzato a scopo terapeutico già dal 2007, ma le quantità fornite sono spesso insufficienti a lenire il dolore.

Ieri Walter De Benedetto è stato assolto, ma la sua battaglia riguarda quella di milioni di malati che non riescono ad avere accesso alla cannabis terapeutica solo perchè il suo uso in Italia è ancora limitato da resistenze ideologiche.

L’assoluzione di Walter- come ricorda Riccardo Magi di +Europa- è un passo importante che dà speranza a chi crede non sia rinviabile una riforma del testo unico sugli stupefacenti a partire dalla completa depenalizzazione della coltivazione domestica per uso personale verso una vera legalizzazione della cannabis.

Proprio questo aprile, infatti, la legge è arrivata alla Camera, incontrando però una forte opposizione da parte di alcune forze politiche.

Oggi la vicenda di Walter ci ricorda che la legalizzazione della cannabis è quantomai necessaria per decriminalizzare chi ne fa uso per scopi terapeutici, ma anche per sottrarre le droghe leggere al monopolio delle mafie.


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Laureata in Studi sulla Sicurezza Internazionale, con una formazione multiculturale in 6 diversi atenei italiani, europei ed esteri, scelgo News-24 per portare ai lettori il mio sguardo sul mondo.