LATINA – De Amicis: «Coronavirus, riflessioni sulla situazione sanitaria e sulla fase 2». Si comincia a parlare della Fase 2 della Pandemia da corona-virus in Italia, della ripresa economica e sociale in un Paese fortemente penalizzato dall’infezione virale e che non è riuscito ancora ad ammortizzare, come nel resto d’Europa, il disastro economico con gravi ripercussioni sulla vita sociale in termini anche di decessi superiori ad ogni media.

Questa Pandemia ci deve insegnare una volta per tutte che esposizioni Pandemiche ad agenti virali, batteriologici e chimici possono ripetersi nel tempo e che come è stato ipotizzato per le scorie nucleari, si deve pensare da subito ad uno o piu’ depositi Nazionali di dispositivi per la sicurezza dove collocare tutti i presidi utili per contrastare i vari agenti pandemici (maschere di
protezione di ogni tipo, tute, guanti, respiratori, ecc) per non farsi trovare di nuovo impreparati all’emergenza sanitaria.

Anche perché l’opinione pubblica male ha assorbito il fatto che mascherine, caschi, guanti (DIP) sono stati messi a disposizione degli operatori sanitari dopo settimane e settimane dal contagio, contrastando a mani nude il virus e facendo registrare a tutt’oggi centinaia di decessi tra il personale medico e paramedico ( in ritardo sono stati approvigionati i medici di M.G. delle AUSL
del Lazio).
Ora si entra nella discussione sulla Fase 2 con una vera grande incognita: tra le persone che dovranno riprendere l’attivita’ lavorativa quali sono quelle sane che non sono mai entrate in contatto con il Covid 19, quali quelle che hanno sviluppato gli anticorpi di protezione (IgG) con tampone negativo e quindi
immuni e non contagiosi ma mai testati precedentemente, quali sono quelle asintomatiche ma che possono ancora contagiare gli altri, quali sono quelle che hanno superato la malattia e che hanno prodotto gli anticorpi di copertura ma
che possono ancora contagiare e quali si trovano in una situazione ibrida per la quale hanno contratto l’infezione, stanno producendo anticorpi ma che sono ancora in una fase sub-acuta e possono contagiare.

Questa era la mappa del contagio che oggi dovevamo avere per costruire la Fase 2 e per avere una certa tranquillita’ su un possibile ricontagio.
Certamente non facile da ottenere per i tempi stretti e lo sforzo economico a cui doveva sottoporsi il Governo e le Regioni.
Una apertura in tal senso in varie Regioni si è avuta ultimamente e anche nel Lazio circa 10 giorni fa l’Assessore Regionale alla Sanita’ ha annunciato 300.000 test sierologici a una popolazione ben individuata.
Ci sono Regioni gia’ avanti nello screening con i tamponi.
Ma per avere una mappa vera del contagio con i test sierologici siamo indietro.

E’ proprio il test sierologico, quello che da’ una mappa reale sullo stato di salute della popolazione e che potrebbe offrirci il test piu’ veritiero sul rischio di contagio futuro.
Ritengo che nel Lazio, Regione cui appartengo professionalmente, sia necessario:
1) l’avvio dei test sierologici su tutto il territorio Regionale con l’impegno dell’Assessore Regionale alla Sanita’ dello screening sulla popolazione gia’ individuata (Operatori sanitari, Forze dell’Ordine ecc);
2) liberalizzazione e commercializzazione della possibilita’ ad eseguire i test sierologici attraverso strutture sanitarie private autorizzate, strutture sanitarie convenzionate, farmacie (con la presenza di personale medico o laboratoristico) ed eventualmente coinvolgendo i Medici di M.G. disponibili, per mezzo di kit
sierologici validati dalle Ausl di appartenenza, che dovranno valutare i risultati pervenuti dello screening.
3) nella fase 2 i Medici di M.G. devono essere coinvolti per un sistema di cure unitario, per pazienti non gravi gestibili a casa dal medico che oltretutto è a conoscenza anche di varie altre patologie associate.
Un modo per semplificare tutto.
Un ruolo tra l’altro quello dei medici di Famiglia di fronte ad un interlocutore ancora sconosciuto, il Covid-19, che possono mettere a punto uno studio osservazionale sui malati per acquisire ulteriori conoscenze sulla malattia.
4) una parte dei fondi stanziati nell’ultima Finanziaria dal Governo per l’acquisto da parte dei Medici di M.G. di dispositivi di diagnostica strumentale negli studi potrebbero essere dirottati per l’acquisto di DIP, saturimetri, caschi per l’ossigenoterapia e altra strumentazione adatta alla cura del malato Covid19 positivo non grave e per la sua gestione a domicilio.


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Giornalista Professionista dal 2007 - Fondatore di News-24.it: nella mia carriera ho diretto la redazione sportiva del Quotidiano La Provincia di Latina fino al 2013, dal 2008 al 2013 ho collaborato con ExtraTv, ho ricoperto l'incarico di addetto stampa della Top Volley in serie A1 e nel 2014 per sei mesi sono stato condirettore del quotidiano Latina Oggi Notizie. Attualmente mi occupo di informazione on line e social media con un occhio attento alle profonde modificazione che i nuovi mezzi di comunicazione stanno imponendo ai nostri stili di vita.