LATINA – “Il degrado urbano in cui versa il centro storico è lo specchio di una realtà sociale che rischia di esplodere”. E’ il grido d’allarme lanciato da alcuni residenti e commercianti di Latina, i quali si sono rivolti ai Consiglieri Comunali di “Latina nel Cuore” poiché allarmati e preoccupati da questa situazione che nasconde un forte disagio giovanile.

“Cassonetti per la raccolta dei rifiuti rotti e maleodoranti, una viabilità incomprensibile aggravata da un’isola pedonale che definirla tale ha del grottesco, autoveicoli e motocicli che sfrecciano a tutta velocità nella completa inosservanza delle più basilari regole della strada e, infine, l’inquinamento acustico degli impianti stereo delle microcar che oramai rappresenta la colonna sonora degli abitanti del centro.

Basta farsi un giro dopo le 21:00 per imbattersi in risse, giovani che imprecano e che gettano rifiuti di pasti frugali in terra, senza alcun rispetto per coloro i quali provano a redarguirli – e che spesso vengono addirittura minacciati e intimiditi fisicamente. Degrado urbano, maleducazione, vandalismo, totale mancanza di rispetto delle più basilari regole del vivere comune: è ciò che accade ogni sera, specialmente durante il fine settimana, nel parcheggio dietro Viale Umberto I, alle spalle dell’edicola di V.le Gramsci, ma non solo. Le scritte rosse e le svastiche apparse la prima domenica dell’anno sulle pareti di travertino di Corso della Repubblica sono solamente l’ultimo episodio in ordine cronologico di un’escalation la quale, francamente, spaventa un po’ tutti meno che l’amministrazione Coletta.

Eppure, nel programma LBC 2021-2026 si legge a chiare lettere come il centro di Latina debba diventare “di livello europeo […] con strade, piazze ed edifici adeguati agli standard di sicurezza, di sostenibilità e di rispetto della persona”: parole davvero lontane dalla realtà attuale, quella che invece sta andando incontro ad un progressivo imbarbarimento.

Una buona gestione della città si vede anche e soprattutto dal decoro e dall’organizzazione del centro: come si può pensare di non effettuare un controllo capillare da parte delle forze dell’ordine nel nucleo centrale del territorio? Limitarsi ad attenzionare sporadicamente determinate situazioni provoca effetti limitati e poco risolutivi. La parte sana di questa città vuole denunciare la deriva sociale di questo territorio, chiedendo a gran voce che Latina torni a splendere. Una città pulita, il rigoroso rispetto delle regole, una visione chiara di quello che sarà il futuro la si costruisce anche con un’immagine sana della propria città.

Infine, tutto ciò mette in mostra un contesto di forte disagio giovanile. Qui non si tratta solamente di mettere in atto una reazione repressiva, ma anche e soprattutto di natura educativa. È senza dubbio necessaria una maggiore partecipazione dell’amministrazione nel crescere i giovani: in questo senso, bisogna accelerare nella riapertura di luoghi di aggregazione come il teatro, la biblioteca, fino ad arrivare alla piena fruibilità del Palazzetto dello Sport.

Invochiamo l’intervento di Sua Eccellenza il Prefetto ma, allo stesso tempo, è indispensabile che l’amministrazione comunale si faccia interprete di questa situazione. Non basta soltanto un maggiore controllo, bensì servono iniziative e proposte per migliorare le condizioni nei confronti del movimento giovanile, dando una prospettiva concreta ai ragazzi di Latina” concludono i consiglieri.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.