LATINA- “Ho sentito l’esigenza di incontrarvi – ha detto il sindaco Coletta – per spiegare quello che è accaduto e di questa assurda ipotesi di riapertura della discarica. Ieri ho incontrato i comitati con i quali mi sono confrontato sul da farsi. Ci opporremo con gli atti, in primis con la relazione della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, resa nota a dicembre 2017. Poi abbiamo i pareri negativi dell’Arpa, della Asl, della Provincia di Latina e del Comune resi nel corso della conferenza dei servizi da noi indetta per la verifica della bonifica della discarica che si è conclusa a dicembre 2019. La relazione della commissione d’inchiesta del 2017, che invito tutti a leggere, ci dice che il sito è inquinato da rifiuti tossici, si parla di criminalità organizzata. Questa discarica ha condizionato la storia di Latina e la storia politica del territorio. La nostra volontà politica di dire no alla riapertura è supportata da atti e domani in quanto sindaco, responsabile della salute pubblica, sosterrò che su un sito inquinato, caratterizzato da sostanze cancerogene come il cloroformio, non è possibile abbancare altri 38 mila metri cubi di  rifiuti pericolosi nel lotto B per la salute dei residenti”.

“Questo territorio ha pagato alto il prezzo della presenza della discarica – sono sempre le parole del sindaco -; la discarica è una delle storie più brutte di Latina. Anzi la più brutta. Mi opporrò ad ogni ipotesi di riapertura”.

Qui sono morte troppe persone ricorda il sindaco ,sollecitato da un residente che seguiva la riunione. Quindi attacca anche la  Regione: “Che fanno ora, chiusa la discarica di Colleferro vogliono riaprire quella di Borgo Montello? E no. Noi lo impediremo in ogni modo”.

“A luglio abbiamo parlato con l’assessore regionale Massimiliano Valeriani, un incontro informale, sia ben chiaro, e ci aveva rassicurato che la discarica non sarebbe stata riaperta. Poi la stessa Regione indice la conferenza dei servizi per la valutazione del progetto di Ecoambiente, risalente al 2018. Noi ci siamo opposti e abbiamo aggiornato la conferenza sulla bonifica e il 9 dicembre la stessa si è conclusa con la presa d’atto che la bonifica non era stata completata e che quindi non era possibile abbancare ulteriori metri cubi di rifiuti. Ma evidentemente l’emergenza rifiuti a livello regionale ha rimesso in mezzo Montello”.

Intanto la riunione, prevista per oggi in regione, per esaminare il progetto dell’Ecoambiente  è stata rinviata  al 5 febbraio,perché  il verbale della conferenza del Comune di Latina (quella relativa alla bonifica) è arrivato soltanto ieri e che  l’Arpa ha evidenziato che non sono stati rilevati ulteriori elementi utili al procedimento.

Domani, 23 gennaio, avrà luogo alle 15 in provincia, la conferenza dei sindaci, a cui spetta l’arduo compito di concordare una location per il sito di stoccaggio dei rifiuti provenienti dai Tmb, la cosiddetta discarica di servizio. Il presidente della Provincia Carlo Medici si è assunto l’impegno di fornire quanto prima un’alternativa a Montello.

Al centro sociale di Borgo Bainsizza erano presenti diversi consiglieri comunali: Marina Aramini, che ha il mandato per i Borghi, Emanuele Di Russo, Fabio D’Achille e Dario Bellini, presidente della commissione Ambiente. Il sindaco Coletta era al tavolo con l’assessore Roberto Lessio. Poi sono arrivati anche gli altri assessori: il vice-sindaco Maria Paola Briganti che ha invitato i colleghi a farsi avanti per testimoniare la sensibilità dell’intera giunta al problema discarica,  Emilio Ranieri, Gianmarco Proietti, Patrizia Ciccarelli e Francesco Castaldo hanno così raggiunto il primo cittadino, in segno di unità.


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