Le bollette per l’elettricità e il gas, quest’anno, sembrano essere troppo salate. Questo rischia di frenare la ripresa post Covid e alimentare l’inflazione. I prezzi sono cinque volte lo standard e, in previsione dell’inverno, la notizia preoccupa.

Preoccupano le possibili ricadute sull’economia, in una fase già critica a causa della pandemia, dalle difficoltà di approvvigionamento di molte materie prime. La componente energia, volatile come quella dei prezzi alimentari, non entra nella cosiddetta inflazione a cui guardano i banchieri centrali. Ma rincari esasperati in bolletta rischiano di trasmettersi fino agli ultimi anelli della catena del valore e di persistere a lungo.

A questo, si aggiungono i problemi di rifornimento e di trasporto delle merci – che restano in gran parte irrisolti – e le condizioni dei mercati energetici, che rischiano addirittura di peggiorare con l’arrivo dell’inverno, soprattutto in caso di temperature molto rigide.

Negli shock energetici del passato era il petrolio ad essere protagonista, stavolta l’epicentro è il mercato del gas: il prezzo del combustibile è quintuplicato nell’ultimo anno sui principali hub europei, spingendosi ieri sopra 55 euro per Megawattora. La salita, sempre più impetuosa, è legata a carenze di offerta che hanno ostacolato la ricostituzione delle scorte per l’inverno e trascina con sé anche i prezzi dell’elettricità. Intanto anche i diritti europei per l’emissione di CO2 bruciano un record dietro l’altro

I veri problemi rischiano di arrivare con l’inverno, quando l’Europa potrebbe sperimentare carenze di energia tali da costringere a rallentare la produzione industriale, avvertono gli esperti.


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Classe ’96, laureata in Management dei beni culturali presso l’università di Macerata. La carriera universitaria e lavorativa mi hanno formata nella scrittura online e giornalistica. Appassionata di arte e spettacolo. In continua formazione nel campo del marketing e della comunicazione.