Partiva da Cassino ogni fine settimana per prostituirsi all’interno del cimitero di Sezze, in provincia di Latina. Lo scandalo che ha toccato la cittadina pontina vede coinvolta anche una donna di 28 anni, nata e residente a Cassino. Ascoltata dai Carabinieri del comando provinciale di Latina, la cassinate ha ammesso le proprie responsabilità spiegando che ‘per fame e necessità ho accettato di partecipare ad incontri a luci rosse e festini’.

Sesso con una 13enne
Lo scandalo ha visto convolto l’ex custode Fausto Castaldi arrestato insieme ad altre dieci persone e quindici indagati. Il sessantacinquenne aveva trasformato la sua abitazione, situata all’interno del cimitero, in un luogo di ‘incontri’ ai quali avrebbero preso parte anche una ragazzina di tredici anni e la giovane di Cassino. Tra gli arrestati anche titolari di onoranze funebri e di una ditta di marmi. Tra gli indagati un ex maresciallo dei carabinieri, ex funzionario della polizia locale, l’ex vice sindaco, un ex assessore e un ex consigliere, un ex impiegato comunale. Tutti devono rispondere a vario titolo di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, peculato, concussione, tentativo di minaccia o violenza, esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.

L’intervento della Chiesa
Fatti gravissimi, non solo di natura giudiziaria, ma anche religiosa che ha indotto la Chiesa da intervenire con una benedizione riparatoria che ha riportato la sacralità nel luogo profanato. «Tale rito riparatorio – fa sapere la diocesi – si è reso necessario a seguito della recente inchiesta giudiziaria sulla gestione del cimitero cittadino, che ha fatto emergere gravi atti qualificabili come profanazione delle salme. La Chiesa custodisce nella sepoltura il corpo chiamato alla risurrezione, riconoscendo in tal gesto l’alta dignità del corpo umano come parte integrante della persona della quale il corpo condivide la storia. Con tale sepoltura dei corpi nei cimiteri, inoltre, si mantiene vivo e si favorisce il ricordo e la preghiera per i defunti da parte dei familiari e di tutta la comunità. Per questo ci sentiamo colpiti nel cuore, e ci uniamo al dolore e allo smarrimento dei nostri fedeli, in modo particolare di chi non ha più una tomba su cui piangere i propri cari, mentre confidiamo nell’infinita misericordia del Padre. A nome della Chiesa e in rappresentanza dell’intera comunità setina, ci siamo recati nel cimitero, abbiamo pregato per i defunti lì sepolti e abbiamo rinnovato la celebrazione del rito di benedizione del cimitero, come atto riparatorio per la profanazione e il sacrilegio perpetrato”.

( Fonte Frosinone Today )


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