Firenze: La zona patrimonio dell’Unesco dovrebbe estendersi fino a San Miniato, ecco la svolta decisiva

Il lavoro di Palazzo Vecchio sta portando i suoi frutti

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Uno scorcio di San Miniato al monte, foto Facebook Dario Nardella

FIRENZE – “Una notizia che ci riempie di gioia: entrerà nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO tutta l’area che include l’Abbazia di San Miniato, la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe e il Piazzale Michelangelo. C’è l’ok di #ICOMOS. A breve il voto nell’assemblea di Parigi a luglio prossimo”. Esulta così il sindaco di Firenze Dario Nardella sui suoi canali social.

Si è difatti compiuto un passo importantissimo e definitivo per estendere i beni fiorentini tutelati dall’UNESCO. Prossimi all’inserimento nella lista saranno l’Abbazia di San Miniato, la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe e il Piazzale Michelangelo, la richiesta avanzata dall’amministrazione fiorentina è stata, in via consultiva, approvata dagli organi direttivi UNESCO. La decisione definitiva sarà presa dal Comitato del Patrimonio Mondiale nella sessione che inizierà il 23 luglio prossimo.

Fin dal 1982, il centro di Firenze, è un bene tutelato dall’UNESCO, si tratta di un’enorme zona di 505 ettari compresa fra i viali di circonvallazione e dalle mura medievali, scelta dettata dall’enorme concentrazione di beni culturali presenti nell’area, una delle più alte concentrazioni al mondo.

Nel 2019, il Millenario dell’Abbazia San Miniato al Monte, ha riportato all’attenzione il atto che l’UNESCO citasse l’abbazia senza tuttavia inserirla nell’area tutelata. Nel gennaio dello scorso anno, così, è stata fatta richiesta al Centro del Patrimonio Mondiale Unesco di estendere la zona del Centro Storico di Firenze.


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Giurista e giornalista pubblicista dell'Ordine della Toscana, ho vissuto a Firenze, Parigi e Roma senza mai smettere di essere livornese. Per il mio territorio nutro un interesse atavico, un amore senza condizioni. La mia seconda Casa è l'isola d'Elba. Appassionato di scrittura sin dalla più tenera età, gestisco la sezione Toscana della testata oltre ad altre collaborazioni online e su carta stampata.