Alla fine del novembre appena passato, il 26enne pugile di Cave, in provincia di Roma, Michael “LoneWolf” Magnesi, si è laureato campione del mondo dei pesi superpiuma, versione IBO, battendo per k.o. tecnico al quinto round il ruandese, naturalizzato svizzero, Patrick Kinigamazi.

Sede dell’incontro il Palasport di Fondi, privo però della presenza e dei clamori tipici del pubblico che segue ed accompagna sempre con molta passione gli eventi della disciplina sportiva.

Qualche giorno fa il neo campione del mondo è tornato sul “luogo del delitto”, su invito del sindaco Beniamino Maschietto, per ritirare il giusto riconoscimento conferitogli dall’Amministrazione, a nome della città.

Insieme al primo cittadino, a riceverlo c’erano l’assessore Fabrizio Macaro e la Giunta tutta, che ai saluti hanno lanciato al boxeur e al suo staff la proposta di tornare sul tappeto dell’impianto di via Mola di Santa Maria per una nuova sfida, magari per difendere il titolo appena conquistato, ma stavolta in una cornice totalmente diversa, ricca cioè di quell’atmosfera di supporto ed entusiasmo che spinge ed esalta il beniamino di casa.

Non si è trattato solo di un pour parler, di frasi di circostanza, buttate lì alla carlona, come spesso avviene in simili frangenti.
Perché effettivamente, dopo l’evento mondiale di Magnesi, amministratori, sportivi ed imprenditori locali sognano una Fondi città della boxe.


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