Buio, marciapiedi inesistenti e, mettiamoci anche, erba alta che non presta certo un buon servizio alla visibilità.

Sono gli aculei piantati nel tessuto di molti quartieri di Sabaudia generando insicurezza, malessere e, talvolta, anche rabbia nelle famiglie che li abitano e in quanti pur non residenti sono soggetti a frequentarli.

A toccare il sentito problema che mette a serio rischio l’incolumità dei cittadini è il commissario locale dell’Udc, Francesco Paolo D’Ascanio, con la nota stampa che si riporta.

“C’è preoccupazione per la mancanza di sicurezza pubblica in diverse zone della città. Residenti e fruitori abituali si domandano come sia possibile che fino ad ora, in vari quartieri, non siano state realizzate le basilari strutture stradali. Il riferimento è all’assenza dei marciapiedi e dell’illuminazione in diversi quartieri che mette a serio rischio l’incolumità dei cittadini.

“Prendiamo, ad esempio, il curvone di via Atleti Azzurri d’Italia. Si tratta di un breve tratto che, opportunamente corredato di lampioni, marciapiedi e ciclabile, permetterebbe di unire il traffico proveniente dalla rotatoria antistante l’ente Parco, passando per via Duca del Mare, direttamente al mare senza la necessità di percorrere via Carlo Alberto. In questo modo, oltre a valorizzare la zona, si eviterebbe di vedere il centralissimo incrocio tra Corso Vitt. Emanuele II e Corso Vitt. Emanuele III congestionato durante le ore di massimo afflusso turistico.

Un altro tratto pericoloso è via Colle Piuccio, una strada curvilinea che giornalmente viene percorsa dai militari che dalla caserma di via Caporale Tortini devono raggiungere la Strada Litoranea. Specie nel periodo invernale, infatti, l’imbrunire coincide con il termine del loro orario di servizio e molto spesso si imbattono in gruppi di braccianti agricoli di nazionalità indiana che, dai campi, fanno ritorno a Bella Farnia in bicicletta. Illuminare questo tratto di strada significherebbe, inoltre, dare sicurezza ai cittadini che risiedono in quella via.

Infine, sarebbe segno di buon senso, di civiltà e, in fin dei conti, di giustizia provvedere anche alla pubblica illuminazione delle vie interne della zona artigianale. Io credo che quei residenti, proprietari delle attività presenti, non siano di serie B e che non debbano essere costretti a installare luci proprie per avere un minimo di sicurezza durante le ore notturne che dovrebbe essere, invece, l’Amministrazione a garantire loro.

Per sopperire a tale carenza si dovrebbe ricorrere al green power, ovvero giungere alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili finanziata da appositi fondi sovracomunali; in subordine, si potrebbe lanciare una raccolta fondi online di crowdfunding in collaborazione con una grande azienda. Tali iniziative sono già state portate a termine con successo in altre città. A mero titolo di esempio, potrebbero essere realizzati una serie di impianti fotovoltaici ed energy storage collocati in punti strategici come i parcheggi.

Quelle citate sono solo alcune delle aree che necessitano di interventi urgenti. Nei borghi c’è bisogno degli stessi interventi in diverse zone. La sicurezza dei cittadini di Sabaudia è prioritaria ed è fondamentale che l’Amministrazione se ne occupi”.

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