Le devastanti mareggiate di fine 2020 hanno messo in ginocchio un po’ tutto il litorale pontino.

Non esente dalle conseguenze del fenomeno nemmeno le spiagge di Gaeta, una delle località turisticamente più appetibili della costa laziale.

Una situazione di cui si fa portavoce il sindaco Cosmo Mitrano indirizzando qualche giorno fa una nota al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, munita della richiesta di prendere gli opportuni provvedimenti per impedire l’impoverimento dell’ambiente che provocherebbe effetti economici negativi anche sulle attività del settore turistico-balneare.

“Specialmente lungo la costa di ponente della nostra città – dichiara Mitrano – le spiagge, per la loro conformazione e particolarità, sono le più esposte al depauperamento ed è proprio per questo che necessitano di forme di protezione stretta, ricorrendo a interventi di ripascimento. Nell’ultimo decennio, sul litorale di ponente di Gaeta, si sono registrati forti arretramenti della linea di riva con una conseguente riduzione di metri quadri di spiaggia”.

“Pertanto – prosegue Mitrano – occorre procedere quanto prima ad interventi di ripascimento artificiale, che hanno principalmente due obiettivi: mantenere o creare spiagge fruibili dal punto di vista turistico e contrastare l’erosione costiera del mare. Alla Regione Lazio, che ha il compito di intervenire a difesa delle coste e degli abitati costieri, chiediamo di effettuare quanto prima opere di ripascimento del litorale con la massima solerzia e urgenza”.

A constatare la situazione di emergenza sul litorale di Gaeta, anche l’europarlamentare Salvatore De Meo che nella giornata di oggi, al termine di un sopralluogo, ha incontrato il Sindaco Mitrano.

“Ringrazio l’Europarlamentare Salvatore De Meo per l’attenzione che rivolge a Gaeta e al Sud Pontino – conclude Mitrano – consapevoli del suo sostegno affinché vengano intraprese tutte quelle iniziative per far ripartire l’intero indotto legato al turismo balneare. Continuerò, infine, a confrontarmi con tutte le sigle sindacali e con i con i vari interlocutori istituzionali pianificando una serie di incontri a breve e lungo termine per monitorare il fenomeno dell’erosione e per salvaguardare il nostro litorale”.

“L’erosione – spiega dal canto suo De Meo – è un problema che la Regione Lazio deve affrontare con urgenza. Non bisogna fare l’errore di circoscrivere questo disagio alla sola categoria dei balneari ignorando invece che gli arenili sono una componente importante del comparto turistico con tutto l’indotto alimentato dalla frequentazione delle spiagge in concessione o con servizi.

Faccio riferimento agli alberghi, ristoranti, bar, i servizi turistici etc.. non possiamo tralasciare che una parte sostanziale del PIL locale è generato dal turismo balneare con tutte le sue sfaccettature.

Bisogna avere una strategia a breve termine, come ad esempio un ripascimento morbido, da eseguire per esempio con una draga che la regione potrebbe mettere a disposizione dei Comuni e degli operatori privati per intervenire nell’immediato. Poi c’è bisogno di una strategia a medio termine con un piano di interventi strutturali straordinari con l’impiego di fondi europei e nazionali”.

“Perché non inserire il problema dell’erosione nelle proposte del Recovery Fund?” si chiede l’europarlamentare, ravvisando la necessità “che tutti i Comuni costieri del Lazio si facciano promotori di un fronte comune per sottoporre questa priorità alla Regione e con essa decidere come intervenire per sostenere e rilanciare il settore turistico che sicuramente è molto legato all’utilizzo degli arenili sui quali operano con non poche difficoltà moltissime aziende”.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteSan Donato Valcomino nell’area contigua al Parco Nazionale
Articolo successivoLife in the Time of Coronavirus, quel progetto che ricorda tanto l’idea di Fulvio Vignapiano