Gangemi (PD): “La città è più green di 5 anni fa, avanti con il piano del verde”

Abbiamo parlato di ambiente con Renato Gangemi, responsabile del verde pubblico, dei parchi e delle aree protette per l'Unione Comunale del PD Livorno e Consigliere di Zona 3

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LIVORNO – Il futuro della città è green, ne abbiamo parlato con Renato Gangemi, attualmente responsabile del verde pubblico, dei parchi e delle aree protette per l’Unione Comunale del PD Livorno dal maggio 2023.
Il suo lungo percorso politico lo vede attivista del movimento ambientalista fin dal 1986, quale fondatore dei Verdi, e loro portavoce a Livorno. Tra i diversi ruoli di rilievo che ha coperto, oltre che di Presidente di Ecologisti Democratici di Livorno, spicca quello di Coordinatore del Forum Ambiente del PD dal 2014 al 2017 all’ indomani della sconfitta del PD da parte dei 5 stelle, ruolo politico che è successivamente continuato come responsabile per ambiente, energia e rifiuti nella segreteria comunale del PD dal maggio 2017 al giugno 2019. Sempre nel PD ha servito come vicesegretario territoriale e responsabile per l’ambiente da giugno 2019 a ottobre 2020. Tra ottobre 2021 e marzo 2023, è stato responsabile del Dipartimento Provinciale Ambiente.
Renato ha sempre combinato il suo impegno politico con quello nel mondo dell’associazionismo ambientalista , e questo sia coordinando il Circolo Ecologisti Democratici di Livorno e facendo parte della segreteria regionale del movimento.

Per questo lo abbiamo incontrato per parlare di ambiente e del futuro della città:

Renato, alcuni dei dossier che hai seguito, che vanno dalla creazione di un sito d’interesse comunitario per proteggere e promuovere la conoscenza della costa di Calafuria, alla riserva regionale dei Monti livornesi, adesso sono realtà, come pensi che si possa potenziare il ruolo degli spazi naturali, come parchi, riserve e aree protette, nel sistema costiero e cittadino per preservare la biodiversità e migliorare la qualità urbana?
Per il nostro futuro credo che sia fondamentale incoraggiare e sostenere politiche di tutela e valorizzazione degli spazi naturali facilitandone l’accesso e quindi la loro fruibilità sia da parte dei nostri concittadini che dei turisti che vogliono conoscere il nostro territorio.
Ovviamente sarà fondamentale promuovere l’educazione ambientale ed essenziale dovrà essere la collaborazione tra enti pubblici, associazioni e cittadini per gestire e preservare questi preziosi habitat. C’è un’ idea nuova alla base delle politiche di tutela del verde e della biodiversità. Il passo avanti che dobbiamo compiere adesso è cercare di inserire e integrare “la città nella natura”, piuttosto che inserire “la natura nella città”. Per la nostra città, che è circondata da un importante patrimonio verde come quello presente nostre colline, è molto importante puntare ad ampliare i parchi verso la città, mettendo in rete spazi urbani naturali e verdi. Queste aree protette, altre ad avere caratteristiche uniche, sono infatti una miniera di risorse per il territorio. Il verde infatti oltre a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, quindi le alte temperature estive ed i rischi connessi al disseto idrogeologico, può dare anche altri benefici.

Quali? Puoi fare qualche esempio?
Certo, una lettura in chiave di prevenzione sanitaria del verde urbano, può farci pensare al verde come parte integrante di un’azione di welfare più generale, che appunto agisce sulla salute delle persone. Le aree periferiche suburbane, dove vivono persone con maggiore vulnerabilità sociale, sono anche le più sensibili dal punto di vista ambientale. Qui più verde vuol dire anche più salute per le persone. E’ quindi necessaria un’azione politica che consideri entrambi gli aspetti e l’amministrazione comunale di Livorno, aumentando il verde, ampliando e rimodernando i parchi esistenti, anche nei quartieri nord ha fatto importanti interventi che sono andati in questa direzione. Valgono come esempio virtuoso gli interventi nel parco Baden Powell.

Nel dibattito politico e pubblico degli ultimi tempi si è parlato molto del famoso “Piano del Verde”; come intendi debba essere attuato ed integrare la natura nella città? E con quali obiettivi? Quali sono i prossimi passi per il piano di forestazione urbana e la resilienza urbana?
Dobbiamo incrementare le aree verdi pubbliche, collegare servizi e attrezzature tramite greenways, e promuovere l’uso del trasporto pubblico e delle modalità di mobilità sostenibile. Dobbiamo garantire che ogni casa abbia almeno tre alberi visibili, che il 30% della superficie urbana sia coperta da alberi e che ci siano spazi verdi accessibili entro 300 metri da ogni abitazione. Uno degli impegni della prossima legislatura dovrà essere quello di riuscire a mettere a dimora altri 5.000 nuovi alberi -come già fatto in questi 5 anni- e continuare con progetti di de-sigillazione dei suoli urbani, interventi utili anche per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Siamo all’alba delle elezioni amministrative, dove se riconfermato Salvetti alla guida della città pensi che si potrà continuare a lavorare alla realizzazione del “programma verde “? Vuoi fare un appello agli elettori?
L’amministrazione Salvetti ha ben lavorato, e questo al netto delle molte polemiche strumentali dell’opposizione, come quando si è parlato, a mio parere a sproposito, di cementificazione, amplificando a dismisura le questione delle poche decine di metri quadri di territorio che saranno destinati ad ospitare la nuova palestra di Via San Martino.
Trovando assurdo che ci si opponga strumentalmente anche alla costruzione di una piccola palestra in periferia, vorrei ricordare che per bene amministrare bisogna avere una visione di insieme, visione d’insieme che spesso viene meno se troppo presi dalla competizione politica. Personalmente la parola cementificazione l’abolirei da ogni dizionario politico. Una cosa però andrebbe sottolineata.
Gli ettari ed ettari di verde “tutelati ed incontaminati” della Riserva regionale dei Monti Livornesi sono lì a testimoniare l’impegno delle amministrazioni di oggi -sia comunale che regionale- che quello delle passate amministrazioni che la nostra città ha avuto dal dopoguerra ad oggi. Grazie alle scelte politiche ben precise, che hanno mitigato e/o impedito, nuove edificazioni sulle colline e lungo la costa, siamo riusciti infatti proteggere la biodiversità e la bellezza della natura che circonda la nostra città. Vero che un ruolo importante l’hanno avute le lotte dell’associazionismo ambientalista, ma senza le oculate scelte amministrative del passato non saremmo al punto in cui siamo oggi, dato che abbiamo “messo a sistema” un sistema di tutele organico del nostro patrimonio boschivo e paesaggistico, senza dimenticare ovviamente quello sotto la superfice del mare.
Un successo che non può essere disconosciuto da nessuna forza politica, ma è un successo che ha radici lontane. Guardando al futuro delle aree protette -di terra e di mare- il prossimo passo, la prossima sfida, riguarderà la gestione. Ma ci sono tutte le premesse per fare un buon lavoro.

Per questo, come per molti altri motivi, invito tutti i cittadini a votare per Luca Salvetti e il Partito Democratico, affinché possa continuare il lavoro avviato negli ultimi 5 anni per promuovere la sostenibilità ambientale e il verde urbano a Livorno.


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