TERRACINA – Terracina, Guardia Costiera: controlli in porto. Alla luce dei lavori di ridefinizione del nuovo Piano Regolatore Portuale, nonché dei già previsti lavori di riqualificazione da parte della Regione Lazio e del Comune di Terracina, la Guardia Costiera di Terracina ha diramato un comunicato in cui spiega i provvedimenti che verranno presi. Di seguito la nota:

E’ stata avviata da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, una importante attività di revisione delle locali Ordinanze di Polizia marittima che disciplinano la ripartizione degli specchi acquei, la destinazione delle calate e dei moli e la sicurezza in genere degli ambiti portuali alla luce dei lavori di ridefinizione del nuovo Piano Regolatore Portuale, nonché dei già previsti lavori di riqualificazione da parte della Regione Lazio e del Comune di Terracina.

Nell’ambito della suddetta complessa attività di revisione, verranno anche svolti approfonditi controlli sul legittimo utilizzo degli specchi acquei in ambito portuale; già nel corso della mattinata odierna è iniziata una mirata operazione di polizia marittima con lo scopo di contrastare l’occupazione abusiva dei tratti di porto destinati all’uso pubblico, da parte di soggetti che, senza averne titolo, ne hanno fatto un uso personale, posizionando gavitelli e corpi morti sul fondale, trasformando di fatto tali spazi in aree di ormeggio abusive.

Nello specifico i militari della Guardia Costiera hanno rimosso diversi gavitelli e corpi morti illecitamente usati per l’ormeggio di unità da diporto che, si ricorda, in porto può avvenire solo nelle aree in concessione alle diverse marinerie. Sono tutt’ora in corsi gli accertamenti per identificare gli autori dell’illecito posizionamento per il successivo deferimento alla Autorità giudiziaria competente per il reato di Occupazione abusiva di
area demaniale marittima.

Anche nel corso di questo periodo, compatibilmente con la delicata fase emergenziale da covid-19, proseguiranno le attività necessarie ad una riqualificazione complessiva di questo importante scalo portuale laziale, con lo scopo anche di reprimere qualsiasi tipo di illecito perpetrato in porto in particolare quelli legati agli ormeggi abusivi che non solo limitano la libera fruizione degli spazi pubblici, ma generano anche un mancato introito per l’erario dello Stato e creano situazioni di concorrenza sleale verso tutti quei gestori che operano nel rispetto delle norme e che versano periodicamente i previsti canoni demaniali marittimi”.


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