Il cielo e la terra: (seconda parte)

54

L’armonia come nucleo dell’immagine cinese del mondo

         Nella Seconda Parte del saggio Il cielo e la terra l’autore, Vittorio Cotesta, nel considerare il punto centrale della rivoluzione assiale nella cultura cinese, con perfetta cognizione di storico attento ai fatti e studioso di società, sostiene che Confucio, con i suoi Detti, è il personaggio emblematico di questa rivoluzione, perché è stato un innovatore nella cultura e nella storia della Cina.

Il maestro Confucio, nel periodo dei Regni combattenti, è stato la voce più autorevole della vita culturale e politica cinese, il primo storico della Cina. Da lui nasce una delli più importanti scuole della filosofia cinese – il confucianesimo – fondamento della cultura e dell’identità della Cina antica e moderna.

L’approccio razionale allo studio della società, della storia e dell’umanità cinese è fatto risalire dall’autore al periodo 722-480 a.C. e l’armonia, come costruzione logica, costituisce la cifra del pensiero confuciano e la categoria interpretativa della civiltà cinese.

La società cinese si fonda, infatti, sull’armonia e l’amore universale è la base dell’ordine sociale e l’armonia sociale è il risultato di uno sforzo etico. Alla base dell’armonia sociale vi sono i ranghi, le differenze di status, la gerarchia. L’armonia con sé stessi, con il mondo e con la società comporta un’azione cosciente e continua volta al superamento dei propri limiti (idea confuciana di auto-perfezionamento, simile al concetto di virtù del mondo greco).

Con la sua filosofia il gran maestro cinese indica la concezione del buon governo che s’intreccia con la formazione della classe dirigente, del buon governante, del principe virtuoso che ha il compito di assicurare con giustizia il benessere del suo popolo, evitandone povertà e miseria. Le teorie dei cinesi antichi (e quelle dei filosofi islamici) sono centrate sulla figura del buon principe, del sovrano buono, dell’imperatore, dell’imam, del califfo che governano per il benessere del popolo.

La regola aurea del pensiero di Confucio, la cui influenza nella filosofia politica e nella società cinese è stata fondamentale, consiste nell’amare il prossimo e odiare l’ingiustizia. Un altro aspetto rilevante della tradizione confuciana e della civiltà cinese è la pietà filiale, (la prima e più importante virtù umana), il rispetto dei genitori, degli anziani, degli antenati e della tradizione e l’aiuto verso tutti gli altri esseri umani.

Il confucianesimo tende ad una concezione armonica della società e all’armonia del mondo umano con il mondo fisico. Le differenze nel mondo delle cose e nel mondo sociale compongono l’armonia. Ogni persona realizza con le sue azioni e i propri stili di vita e di governo il suo essere nell’armonia.

Nel mondo e nella cultura cinese il confucianesimo e il taoismo sono le due scuole filosofiche diverse che hanno assunto atteggiamenti e tendenze sociali differenti verso il mondo; l’una (i confuciani) fortemente impegnata nella politica, per migliorare la società, l’altra (i taoisti), distaccata dal mondo politico e dal potere feudale, che guarda indietro.       

Il confucianesimo raccomanda l’agire, l’azione, mentre il taoismo per ritrovare l’armonia raccomanda il non-agire umano, il ritiro dal mondo lasciando che il mondo cosmico e umano seguano il loro corso.

Un’altra delle grandi scuole o tradizioni filosofiche della Cina è il legismo, una filosofia pragmatica, che ha una sua visione sul mondo, sulla natura umana e sul potere e sul modo di ottenerlo. Per la scuola legista, formata da funzionari, l’ordine e l’armonia sono una creazione interamente umana.  

I legisti, che rigettano la tradizione conservatrice sia nella teoria che nella prassi politica, hanno una loro concezione innovativa della società, della storia e del potere che deve essere concentrato nelle mani del sovrano. Per poter governare occorre trovare le leggi adatte per ogni epoca della storia e i metodi appropriati ai tempi; ogni società ha il suo governo, ogni epoca ha le sue leggi. Per i legisti, che hanno dato un loro contributo, teorico e pratico, alla costruzione della forma imperiale del governo, l’armonia significa uniformare il popolo con la disciplina.

Secondo lo storico cinese Sima Qian (145-86 a.C.), che ebbe un ruolo importante nella storia e nella costruzione dell’identità culturale dell’antica Cina e delle caratteristiche della civiltà cinese, il primo imperatore della dinastia Ch’in Shih Huang Ti unificò il territorio cinese, creò uno Stato fortemente centralizzato e l’armonia nella società e introdusse il culto dell’imperatore.

Sima Qian nel costruire la storia della Cina mette in risalto l’importanza dei fattori geografici, economici, climatici e degli usi e costumi cinesi, descrive i modi di vita, le forme di governo e la cultura delle popolazioni. Così il confucianesimo diventò la dottrina ufficiale dello Stato.

Per l’acutezza dell’analisi e della ricostruzione storica della civiltà e società antica cinese, anche questa Seconda Parte del saggio di Vittorio Cotesta può essere letta attentamente con interesse e curiosità di conoscere un Paese molto distante dal nostro e dal mondo occidentale.

Prima di trattare, nella Terza Parte del libro, della Visone islamica del mondo l’autore si sofferma con un Intermezzo, attraverso un’analisi comparativa di vari autori (Platone Aristotele, Confucio, Mencio e altri), sulle convergenze e divergenze tra la Cina antica e il mondo greco romano sulla concezione dell’universo, dell’uomo, della società, della politica, del potere, dello Stato e dell’umanità, tenendo conto della differenza dei modelli epistemologici, sociali, culturali, religiosi e politici.

L’autore, dal punto di vista sociologico, sottolinea che la rivoluzione assiale è il cambiamento nel modo di guardare il mondo, poiché da una visione mitica e religiosa si passa ad una visione razionale o scientifica del mondo fisico e umano. Il concetto di rivoluzione assiale aiuta a capire i cambiamenti religiosi e culturali che avvengono all’interno delle società e che producono nuove civiltà come quella islamica del VII secolo d. C..

 


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteGemellaggio Gaeta – Frontignan, la visita della delegazione francese in occasione della festività dei Santi Cosma e Damiano
Articolo successivoUtilizzo fondi PNNR. Il 4 ottobre incontro all’I.I.S San Benedetto di Latina