Le Segreterie Territoriali di CGIL, CISL e UIL di Latina apprendono, con profondo sconcerto, dell’ennesimo femminicidio avvenuto ieri a Cisterna di Latina, evento che ha distrutto una famiglia e che ha riservato al colpevole un futuro di oscurità e di rimorso. Una bambina di dieci anni è stata privata della mamma Elisa, donna di 36 anni, uccisa dalla violenza che non si arresta. Occorre ricordare che questa non è la società che vogliamo e alla quale, quotidianamente, cerchiamo di apportare il nostro contributo di assistenza, solidarietà ed eticità; vorremmo che tali distruttive tragedie non caratterizzassero il nostro vivere, già contrassegnato da problematiche sociali, lavorative ed esistenziali. Quando nel mondo e nella vita in cui tutti noi siamo immersi, viene consumato un simile delitto, la bandiera della solidarietà subisce un doloroso strappo, fa barcollare per la bestialità esercitata nei confronti di un altro essere umano, di una moglie, di una mamma e lascia sgomenti. Ogni volta che succede, ma ogni volta, sperando sia l’ultima, noi siamo qui a dire che c’è più di questo, c’è molto altro. La difesa della società è la prevenzione e la giustizia, ma il cuore della stessa diventerà sempre più arido se non si riuscirà, con gli sforzi di tutti, ad infondere negli individui quei sensi di fratellanza, di sussidarietà e di rispetto che ogni giorno e, in ogni occasione, gridiamo ad alta voce. Le Organizzazioni sindacali CGIL, Cisl e Uil di Latina hanno dichiarato:” Saremo sempre accanto alle donne che subiscono violenza, per prevenire e fronteggiare mettiamo a disposizione le nostre competenze, affinche’ non sia solo un problema della vittima, ma deve essere un impegno di tutta la societa’ civile.”
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