Il Ministro della Pubblica Istruzione Valditara : “Mettere al centro la figura del docente”

27

Parlare di scuola con la scuola, mettendo al centro la persona e spiegando che le abilità, i luoghi, e le possibilità sono porte da aprire e opportunità da cogliere e valorizzare.Grazie alle esperienze raccontate da due dirigenti scolastici, Roberta Venditti del primo ciclo della Frezzotti Corradini e Ugo Vitti del secondo ciclo del San Benedetto, il ministro alla pubblica istruzione Giuseppe Valditara, nel convegno dal titolo: «PNRR: PIANO SCUOLA 4.0, Ambienti di Apprendimento Innovativi» ha potuto capire quanto questo territorio stia investendo sulle scuole con progetti innovativi. L’occasione era l’iniziativa organizzata dalla Lega, voluta dalla deputata Giovanna Miele, e dal Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Claudio Durigon, che con il senatore Roberto Marti e Laura Pazienti, che ha contribuito alla stesura del piano Italia Domani, hanno parlato ad una sala gremita di docenti, ragazzi e cittadini. «Vi voglio al ministero per cambiare in profondità la scuola italiana – ha detto Valditara rivolgendosi ai due dirigenti – la scuola è tornata al centro del dibattito pubblico con questo governo, il nostro primo atto è stata la chiusura del contratto, abbiamo messo sul tavolo cento milioni di risorse nuove e aggiunto 350 milioni operando il più importante aumento contrattuale che si ricordi. Qualsiasi rilancio della scuola non può prescindere dagli investimenti per rilanciare la sicurezza, il digitale, ambienti più adeguati. Più si investe su scuola e ricerca più cresce il Pil». Valditara si è soffermato sulla necessità di rimettere al centro la figura del docente conferendogli autorevolezza e autorità: «Non è possibile che accada che nelle scuole italiane ci siano ragazzi che sparano in classe, che spintonano i docenti o li filmano, ci vuole una cultura del rispetto verso insegnanti, studenti e luoghi». Il punto per il ministro è valorizzare la persona e il merito. «Dobbiamo portare avanti una didattica attenta a valorizzare talenti ed abilità, e anche le famiglie devono essere coinvolte. Sul piano reclutamento dico che bisogna investire su un sostegno qualificato e sulla continuità per i ragazzi fragili. Non possiamo accettare che ci siano regioni con alta dispersione scolastica, va avviata una grande riforma dell’istruzione nell’ascolto attento del mondo della scuola per dare un futuro ai nostri ragazzi”.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedente‘Dirty glass’, il processo resta a Latina
Articolo successivoSanità Pontina : “La Persona al Centro “