Il soffio del vento: Biblioteca

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Si fondano e si riempiono biblioteche per costruire granai pubblici contro l’inverno dello spirito.                                                               Marguerite Yourcenar

La biblioteca, dal punto di vista tecnico, è il luogo privato o pubblico adibito alla raccolta, conservazione e custodia dei libri, all’ordinamento e alla schedatura e consultazione. Ha scritto Giuliano Vigini, uno dei più grandi esperti di libri ed editoria d’Italia, che «una biblioteca non è solo un insieme di libri che si raccolgono, ma è una “casa” amica della mente e dello spirito».

In ogni epoca storica, vi sono state biblioteche importanti, come quella rinvenuta ad Ebla in Siria agli inizi del terzo millennio a.C., quella di Alessandria in Egitto, la più famosa del mondo antico, diventata uno dei principali poli culturali dell’ellenismo, quella magnifica di Celso ad Efeso in Turchia che conteneva, nei dodicimila rotoli di pergamena, un immenso patrimonio di conoscenza. La maggior parte di queste celebri biblioteche, purtroppo, sono andate distrutte. In tempi moderni, soprattutto in Italia ed Europa sono sorte biblioteche storiche, civiche, nazionali, statali, universitarie di prestigio che raccolgono manoscritti, incunaboli, aldine, prime edizioni di capolavori letterari, scientifici e storici.

Nel lungo elenco da citare, è doveroso ricordare, oltre alle biblioteche storiche  come la Braidense e l’Ambrosiana di Milano, la Marciana di Venezia, la Mediceo-Laurenziana, la Marcellina e la Biblioteca Nazionale di Firenze, la Biblioteca statale oratoriana dei Girolamini di Napoli,  l’Angelica, la Casanatense e la prestigiosa Biblioteca dell’Istituto nazionale di archeologia e storia dell’arte e di Storia moderna e contemporanea di Roma e soprattutto la Biblioteca Apostolica che ha sede in Vaticano, considerata unanimemente la maggiore al mondo, la regina delle biblioteche per qualità, perché custodisce antiche pergamene greche e latine, 150 mila codici, manoscritti antichi di valore inestimabile.

Da ricordare anche le insigni biblioteche straniere, come la François Mitterand di Parigi, la British Library di Londra e in particolare quella nazionale degli Stati Uniti d’America del Congresso di Washington.

Lo scrittore, semiologo Umberto Eco era solito ripetere che «l’insieme delle biblioteche di tutto l’universo è forse ciò che esiste di più simile alla mente di un Dio onnisciente».

 

 

 

 

 


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