Imprese e Flax tax: la riforma che piace alla Lega

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Ci siamo. Il governo è pronto per aiutare chi fa impresa con una decisa svolta: la Flax Tax. “Vorrei ricordare che la “Flat Tax” è una proposta di riforma del sistema fiscale voluta fortemente dalla Lega, finalizzata a ridurre le attuali aliquote Irpef ad una sola aliquota valida per tutti i contribuenti. La progressività dell’imposta sarebbe garantita dal riconoscimento di detrazioni per i redditi più bassi. Questo modo a cascata aiuterebbe tutte le aziende a gestire il cambiamento continuo del mondo d’impresa sempre più, troppo, dinamico. Le attività commerciali del territorio di Latina che stanno soffrendo questo mutamento globale ma anche il particolare stato di criticità del capoluogo, frenato nello sviluppo da scelte amministrative nel ruolo di guida non sempre puntuali e incisive” sottolinea Roberto Belvisi, consigliere comunale di Latina della Lega.
Va ricordato che il regime forfettario è un regime semplificato di tassazione dei redditi di lavoro autonomo e di impresa. Introdotto per la prima volta con la legge di bilancio 2015 il regime forfettario è stato più volte semplificato ed esteso. In questo articolo analizziamo le caratteristiche del regime forfettario, cercando di valutare l’effettiva convenienza anche alla luce delle più recenti novità. Dal 1° gennaio 2025, ad esempio, i soggetti che si avvalgono del regime forfettario potranno emettere fattura semplificata anche per operazioni di valore complessivo superiore a 400 euro.
“Uno dei motivi perché milito nella Lega è l’attenzione che questo partito ha verso il popolo che ha redditi medio bassi – ha sottolineato Roberto Belvisi-, portando avanti iniziative che non fanno capo a lobby di potere ma sposando iniziative per la gente comune e per i cittadini che lavorano per guadagnarsi il pane quotidiano. La Lega resta un partito che nasce dal popolo e fa per il popolo”.
Inoltre, la soglia dei ricavi attualmente fissata a 85.000 euro all’anno potrebbe con la legge di bilancio 2025 essere aumenta fino a 100.000 euro. Possono accedere al regime forfetario i soggetti già in attività e/o i soggetti che iniziano un’attività di impresa, arte o professione che abbiano conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a 85.000 (ragguagliati all’anno nel caso di attività iniziata in corso di anno), così elevata dalla legge di Bilancio 2023 e confermata dalla legge di Bilancio 2024; e che abbiano sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto.
Il regime forfettario dà diritto a fruire di una tassazione agevolata, una flat tax con imposta sostitutiva pari al 15%. Più precisamente, i soggetti che aderiscono al regime determinano il reddito imponibile secondo il criterio di cassa, applicando all’ammontare dei ricavi o compensi percepiti nel periodo d’imposta le percentuali di redditività che variano dal 40 per cento all’86 per cento, in base al codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata. Una volta determinato il reddito imponibile, il contribuente forfettario applica un’unica imposta, nella misura del 15%, sostitutiva delle imposte sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’IRAP.


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