La melma di Piazza del Popolo, una storia del 1932

183

Un camion affondato nella melma nel 1932, dovrebbe essere tutt’ora sepolto in piazza del Popolo a Latina.
Si narra che il giorno prima dell’arrivo di Mussolini a Latina per l’inaugurazione, i lavori non erano completati e la piazza era ancora fango e acqua; fu così che decisero di portare pietre e lastroni per sopperire al problema in modo che le vetture al seguito del Duce non affondassero al loro arrivo.
Uno dei camion si affossò ed iniziò a sprofondare inesorabilmente. Provarono a legarlo con delle corde ad altri camion, ma il peso del 18BL carico di pietre era eccessivo a nulla valsero i vari tentativi per riportare il mezzo su terreno solido; l’autista si mise in salvo, mentre le funi venivano recise ed il camion fu sommerso da sabbia e terra.
Non c’era più nulla da fare, il buco e quanto c’era dentro fu sommerso da altra terra e pietre; la piazza doveva essere pronta per il giorno dopo (18 Dicembre 1932).
La storia ci dice che effettivamente ci fu un cedimento in piazza del Popolo in quei giorni, alcuni libri storici lo riportano ma ci sono testimonianze di chi quei giorni era lì a curiosare o a lavorare e ricorda un enorme “buco” che, comparso improvvisamente, ha inghiottito il camion.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteAl PalaBarbuto la Benacquista Latina ospite del Basket Napoli
Articolo successivoIl porto canale di Rio Martino ancora bloccato. L’assessore Bellini assicura : “Presto interventi per renderlo fruibile”
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.