La presenza di Enrico Mattei e dell’Eni nello sviluppo della zona pontina

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Enrico Mattei

Latina ha subito il passaggio da paese agricolo a industriale in breve tempo. In occasione del censimento del 1951 un rilevamento sulle condizioni abitative del popolo italiano mostra che il solo 4,4% delle case è dotato della combinazione acqua potabile –luce – servizi igienici interni. Ciò vuol dire che solo nelle principali città vi sono abitazioni dotate di confort che oggi consideriamo irrinunciabili. Quando inizia, nelle zone rurali, la costruzione delle case popolari, numerose famiglie adibiscono il bagno ad orto o ricovero per animali, a conferma della completa novità rappresentata da doccia e bidet. Preceduto da una fase d’interessante transizione, che copre parte degli anni Cinquanta, il decollo vero e proprio dell’economia pontina si avvera nel quinquennio 1958-1963, nel corso del quale si realizza un tasso medio di incremento annuo del Pil del 6,3%. In questo breve arco di tempo la produzione industriale di tutta la zona pontina cresce di oltre il cento per cento, arrivano grandi marchi a livello nazionale, l’industria conosce un processo di sviluppo dirompente. Alla base di questo boom economico va posto un insieme di fattori, a cominciare dalla congiuntura internazionale propizia, il processo europeo d’integrazione, con la firma nel 1957 del Trattato di Roma che istituisce la Comunità Economica Europea. Le merci italiane hanno maggiore fortuna in tutto il continente grazie anche alla qualità artigianale dei prodotti e al basso costo del lavoro. La provincia di Latina ha goduto in maniera cospicua degli investimenti promossa dalla Cassa per il Mezzogiorno. Un colosso come l’Eni realizza la centrale nucleare di Borgo Sabotino, inaugurata nel 1962. Il suo fondatore Enrico Mattei, in quegli anni è stato protagonista indiscusso del balzo in avanti compiuto dal paese, dando impulso sempre maggiore all’intervento pubblico non ritenendo sufficiente l’iniziativa dei privati. La figura di Mattei già era presente in provincia di Latina nei primi anni cinquanta quando affidò alla società Trasimeno l’incarico di effettuare delle trivellazioni sul lungomare alla ricerca di petrolio o metano. Fu scoperta invece una eccellente acqua salsobromoiodica che portò nel1955 alla creazione delle terme di Fogliano grazie all’imprenditore Cimaglia. Mattei era interessato al benessere dei dipendenti dell’Eni e al loro tempo libero. Aveva creato i villaggi vacanze a Pugnochiuso in Puglia e a Borca di Cadore nel Veneto, scoprì le bellezze dell’isola di Ponza incaricando la famiglia Baglio – molto considerata a quei tempi – per sondare il terreno in vista di un’eventuale costruzione a scopo turistico nelle vicinanze della spiaggia di Chiaia di Luna. La tragica morte di Mattei a Bescapè, nel 1962, frenò l’iniziativa subito ripresa da un imprenditore torinese che creò l’hotel Chiaia di Luna. Fondamentale nello sviluppo industriale della zona pontina anche l’apporto del ministro per lo sviluppo del Mezzogiorno Giulio Pastore al quale fu intitolata una sezione della Democrazia Cristiana in via dell’Agora, recentemente anche la sala conferenze della Cisl, grazie a una felice intuizione del segretario generale Roberto Cecere. Nel 1956 fu creato il Ministero delle Partecipazioni Statali. Le Olimpiadi Invernali di Cortina, nel 1956, e le Olimpiadi Estive, anno 1960, mettono in vetrina le conquiste del benessere. Lo splendore di Roma appare sui teleschermi di tutto il mondo, poi nei mesi successivi, viene realizzato un meraviglioso film dal titolo “La grande Olimpiade” che riempie le sale di molte città. Latina comincia a riempirsi di nuovi immigrati, provenienti soprattutto dal sud, a differenza di coloro che si recano nel nord dell’Italia stipati in alloggi sovraffollati con affitti in nero, lontani dagli affetti più cari, a Latina non devono invece sottostare alle leggi del caporalato, gestito da intermediari. Una condizione non alienante, tanto che se prima il veneto, il friulano e il romagnolo erano le parlate più diffuse nei borghi e quella romanesca nel centro cittadino, si comincia sempre di più ad ascoltare persone che parlano il dialetto campano, siciliano e calabrese. Lo spostamento dalle campagne alle città avviene in un momento di corsa verso il benessere.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.