L’angolo della curiosità: Personaggi della scienza

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Gli scienziati sanno che il principio di falsificazione è il loro principale strumento di lavoro, le loro ricerche richiedono tempi lunghi e prolungata prudenza.                                                Silvano Petrosino

Lazzaro Spallanzani (1729-1799) è stato uno dei più grandi naturalisti che il nostro Paese abbia avuto e un autentico maestro della sperimentazione e della sua pianificazione. Osservava tutto con occhio indagatore e non disdegnava di guardare dentro le cose e le persone. Gesuita, biologo e accademico, è ricordato per aver confutato la teoria della generazione spontanea.

Sigmund Freud (1856-1939) è stato il fondatore della psicanalisi, disciplina che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche. Nelle sue opere ha affrontato i grandi temi della psicanalisi quali il sogno, l’inconscio, la psiche, la sessualità, il desiderio, la memoria, il transfer, il piacere, e il legame con l’arte, la letteratura, la religione, la società e la scienza. Secondo alcuni studiosi senza di lui, senza la sua produzione scientifica e letteraria non avremmo mai avuto Italo Svevo, Umberto Saba, Alberto Moravia, Paolo Volponi e Ottiero Ottieri per citare solo alcuni importanti  scrittori italiani.

Enrico Fermi è nato a Roma il 29 settembre del 1901. Nel 1918 frequentò la scuola Normale di Pisa; successivamente nel 1922 si  laureò cum laude, dimostrando una padronanza linguistica non comune (oltre al latino e greco, apprese l’inglese, il francese e il tedesco) che gli permise di studiare a Gottingen, alla scuola di Max Born, per migliorare le conoscenze di fisica quantistica. Nello stesso anno fu creata per lui una cattedra di Fisica Teorica a Roma. Nel 1938 gli venne conferito il Premio Nobel. Fu costretto ad emigrare in America perché la moglie era ebrea. Accettò la cattedra alla Columbia University dove progettò un dispositivo per produrre una reazione nucleare a catena per creare il primo ordigno atomico.

Il sociologo Zygmund Bauman, nato a Pznan in Polonia, ha ricevuto il Premio Principe delle Asturie, una specie di Nobel delle scienze umane. Per tutta la vita si è misurato con il tema della modernità e della vita moderna. È stato uno dei più severi critici del mito del progresso e dell’idea che la Storia abbia il suo andamento lineare e intellegibile. Il più personale e importante libro di Bauman è il saggio Modernità e ambivalenza in cui il grande pensatore spazia nell’indagine sul tentativo di ordinare e normalizzare il sapere e il comportamento umano tra l’Ottocento e il Novecento.

Carlo Rovelli (Verona 1954) È stato docente all’ateneo di Pittsburgh, negli Stati Uniti. Oggi insegna fisica teorica all’università di Aix-Marseille e dirige il gruppo di ricerca di gravità quantistica del Centre de Physique Théorique. Il suo libro Sette brevi lezioni di fisica (Adelphi) giunto alla 31esima edizione è stato un bestseller.

Il premio Nobel per la fisica di quest’anno (2021), è stato attribuito al grande scienziato italiano Giorgio Parisi per «la scoperta dell’interazione di materiali disordinati e fluttuazioni nei sistemi fisici del livello atomico a quello planetario». La sua carriera di studioso è stata spesa in Italia in strutture pubbliche, dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), poi all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per passare all’Università di Tor Vergata e poi a “La Sapienza” di Roma, e poi anche in prestigiose strutture come La Columbia University di New Yotk, l’Institute des Hautes Edutes Scientifiques e l’Ecole Normale Superieure di Parigi.

 

 


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