L’uomo primitivo trascese la sua condizione di bruto quando offrì la prima ghirlanda alla sua fanciulla. Elevandosi al di sopra dei bisogni naturali primitivi, egli si fece umano. Quando intuì l’uso che si poteva fare dell’inutile, l’uomo fece il suo ingresso nel regno dell’arte. Kakuzo Okakura
Claude Monet (Parigi 1840 – Giverny 1926) è stato il padre dell’Impressionismo francese. I suoi principali capolavori sono esposti nel Museo d’Orsay di Parigi. Nelle sue tele ha rappresentato i paesaggi della Valle della Creuse, la cattedrale di Rouen, i fiori e le piante acquatiche del giardino giapponese di Giverny cogliendo dal teatro della natura gli effetti più sottili, quelli che sfuggono al primo colpo d’occhio “impressionista”. Il pittore francese cercava di cogliere gli impercettibili mutamenti di luce nelle varie ore del giorno. Per Monet la realtà non importa per quello che è, ma per come è vista nella sua costante mutevolezza. Il suo obiettivo non era di esporre le cose come fossero, ma secondo le illusioni ottiche di cui è fatta la nostra prima visione.
L’impressionismo, movimento artistico pittorico, è nato a Parigi vero il 1860 e poi si è propagato in tutta Europa, compresa la Germania. Anche se gli impressionisti tedeschi sono meno famosi di quelli francesi, la loro vocazione per l’en plein air fu altrettanto potente. I tre più noti impressionisti tedeschi furono Max Liebermann(1847-1935), Max Slevogt (1868-1932) e Lovis Corinth (1858-1925).
Lo storico dell’arte Roberto Longhi si è dedicato allo studio del Caravaggio, all’epoca uno dei pittori “meno conosciuti dell’arte italiana”, già a partire dalla tesi di laurea, discussa con Pietro Toesca, all’Università di Torino nel 1911. Fu una scelta pionieristica, che dimostrava come il giovane Longhi seppe da subito riconoscere la portata rivoluzionaria della pittura del Merisi, così da intenderlo come il primo pittore dell’età moderna. Alla fine degli anni Venti Roberto Longhi acquistò uno dei capolavori di Caravaggio, il Ragazzo morso da un ramarro.
A Roma, città di impareggiabile ricchezza monumentale, vi sono i Musei Vaticani, i Musei Capitolini e le collezioni di diversi principi romani come i Borghese, i Doria Pamphilj e i Torlonia che custodiscono nelle loro dimore innumerevoli e pregiate opere d’arte di famosi artisti italiani e stranieri di diverse epoche storiche.
La realizzazione dell’Altare della Patria, il Vittoriano, monumento costruito in onore di Vittorio Emanuele II primo re d’Italia ha avuto una gestazione lunga e travagliata. Per la realizzazione di questo monumento simbolico, che doveva celebrare la raggiunta unità italiana, fu indetto un concorso vinto dall’architetto Giuseppe Sacconi che volle farne il manifesto architettonico della nuova Italia.
Edward Hopper (1882-1967) è stato il più popolare e noto artista americano del XX secolo. Superbo disegnatore ha dipinto scorci cittadini degli anni ’50 e ’60. Per la sua ampia produzione( tremila opere tra dipinti, disegni e incisioni) e per aver utilizzato tutte le tecniche pittoriche, è considerato un grande classico della pittura del Novecento.
Umberto Boccioni artista italiano trai i più noti, è stato un esponente del Futurismo, una corrente artistica che esaltava il futuro e i progressi della tecnologia. La sua opera Forme uniche della continuità nello spazio nel 2003 fu prestata dal Comune di Milano, che è proprietario, al Muse d’Ixelles, in Belgio, per una mostra sul futurismo italiano. La scultura, per un incidente, ha subito danni irreversibili e dopo un lungo (17 anni) e travagliato processo, il Comune ha accettato 229 mila euro di risarcimento.
Ha scritto il saggista e critico d’arte Achille Bonito Oliva: «la Pop Art è il risultato della società dei consumi americana. Impone un linguaggio che dà classicità alla società di massa americana. E Warhol è stato il suo Raffaello».
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