Non era mai accaduto che in un ‘elezione si raggiungesse un’alta astensione. Questa volta è accaduto per le regionali del Lazio e della Lombardia. Il dato più negativo a Roma e ad Aprilia. Ma anche negli altri comuni non si è raggiunto il 51 % dei votanti
Oltre il 60% non ha votato.
E’ stata una protesta generalizzata che ha riguardato tutte le fasce d’età, ma che ha penalizzato la sinistra, perchè i fedelissimi d
i Giorgia sono andati quasi tutti a votare, così come quelli di Fazzone e Salvini, che ha recuperato alcuni punti in Lombardia.
Gli elettori di sinistra hanno attuato una forma di protesta accentuata, perchè esasperati da come il PD si è comportato in questi ultimi anni.Una punizione meritata, perchè i dirigenti hanno ingessato il partito. Le correnti hanno fatto il resto e le mazzette scoperte a Bruxelles hanno infangato la storia gloriosa di tutta la sinistra. Quando ero ragazzo a Sonnino, Sezze, Priverno, Bologna, ma anche a Roma e a Latina, la percentuale dei votanti superava il 90% . Altri tempi! Sono ormai 10 anni che c’è un continuo calo, ma in questa tornata elettorale si è superata ogni previsione negativa. E’ sembrato che la regione fosse distante dai cittadini e che nessuno si è scaldato più di tanto, nonostante i tanti point elettorali e i tanti candidati che hanno cercato di fare la loro pubblicità con manifesti giganti, come quelli di Mitrano. Fratelli D’Italia,com’era nelle previsioni, ha fatto il pieno, ma anche Forza Italia è andata bene e la Lega si è difesa degnamente, anche se in Lombardia ha recuperato di più. L’elezione di Salvatore La Penna, unico sopravvissuto del PD,”E’ un gol della bandiera” che non fa una vittoria, come dice il segretario provinciale di Latina, Omar Sarubbo, ma da qui si riparte”.
“Un ‘elezione, quella di La Penna, che va al di là del successo personale, ma è stata possibile grazie al generoso impegno degli altri candidati. Siamo consapevoli delle nostre insufficienze. Ora ci saranno le assemblee di circolo e il 26 febbraio le primarie. Tanti cittadini, dice ancora Omar Sarubbo, non votano e non li si puo’ continuare a biasimare, richiamandoli al dovere di farlo. C’è un giudizio negativo pesante e lapidario, rivolto alla classe politica, che non risparmia nessuno. Felicità, serenità, realizzazione personale, lavoro dignitoso. Questo chiedono, questo non trovano, questo dobbiamo”.
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