Latina è una “toppaia”

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LATINA – Di seguito, una nota di Ferdinando Cedrone, presidente associazione Quartieri Connessi

“L’associazione Quartieri Connessi ha svolto, ieri, l’ennesima opera di volontariato. Oggetto dell’iniziativa, la ripulitura della parete del chiosco bar di via Cherubini (quartiere Q4 di Latina).

Ma stavolta, l’opera di volontariato, si è resa necessaria, non per ripulire i danni provocati dai soliti vandali, quanto dal Comune di Latina che, tramite alcuni operatori non meglio identificati (forse della Latina Ambiente? altri?) ha ricoperto alcune scritte nazifasciste (da noi segnalate allo sportello del cittadino) con un colore molto diverso da quello della parete vandalizzata, costringendo di fatto i volontari di Quartieri Connessi ad intervenire nuovamente (con un colore stavolta più simile a quello originale) ma con maggiore dispendio di tempo e di vernice, in quanto si è dovuto ricoprire anche le “toppe comunali”.

A volte, ci chiediamo se tanta sciatteria sia studiata a tavolino o sia semplicemente il frutto di menti poco illuminate.

Era così difficile coprire le scritte con un colore un po’ più vicino a quello originale della parete?

È mai possibile che nessuno si renda conto quanto sia inutile e costoso (perché tanto prima o poi bisogna intervenire nuovamente) eseguire i lavori pubblici (pagati con le nostre tasse) in maniera così sciatta e senza il minimo criterio?

Qualcuno affermerà che la situazione del chiosco sia il frutto di un episodio isolato, raro, eccezionale…

Assolutamente no!… basta vedere come sono stati recentemente ripuliti, dagli stessi operatori del Comune di Latina (o chi per loro) i muri del sottopasso all’incrocio di viale Le Corbusier con la SR Pontina, e ci rendiamo conto di essere di fronte ad un “modus vivendi”, un modo di concepire il bene pubblico ed il decoro urbanistico/ambientale, come un dettaglio del tutto trascurabile.

Se poi, a tutto ciò aggiungiamo le innumerevoli “toppe sulle strade” (straterelli di asfalto millimetrici per far finta di riparare le buche), le “toppe sui manifesti” (che oltretutto vengono affisse sia su quelli legali alla fine del periodo concesso, sia su quelli illegali, producendo di fatto notevole confusione nei cittadini), viene spontaneo affermare che Latina, la nostra città, sta diventando una vera e propria “toppaia”…

E a questo punto, noi cittadini, visti i risultati, se proprio dobbiamo scegliere a chi far vandalizzare la nostra città, (che nessuno si offenda) preferiamo che lo facciano i “vandali originali”……almeno quelli vandalizzano a spese loro!”.

 

 


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