Una domanda attanaglia Rudiansyah ed è all’origine della sua opera. L’avanzamento della tecnologia farà scomparire i nobili valori tradizionali? “Digital Record Traces” è una riflessione sul futuro.
Rudi Asbount presenta il suo lavoro, “un ritratto del cambiamento che la vita umana ha dovuto affrontare con l’avanzamento della tecnologia di oggi. Naturalmente, questo cambia tutto per essere più facile. Le persone che vivono in campagna o nelle aree urbane sono inseparabili dagli strumenti digitali come necessità di base. Ma inconsapevolmente questo comporta lo spostamento dei valori tradizionali che esistono nella società”.
È sicuramente poetico l’incontro della rigida geometria “digitale” sulla destra e la fluidità della componente umana sulla sinistra. William Blake avrebbe definito queste due realtà come “complementary opposite”. Qualcosa di completamente opposto che per assurdo si completa, la realtà necessita di entrambe le componenti: rigida e fluida, geometrica e liquida. Una realtà non vive senza l’altra pur essendo completamente l’opposto.
Eppure, è proprio la geometria degli algoritmi che ha contribuito a convertire la società in fluida, è come se la componente digitale avesse assorbito la rigidità della società e in cambio avesse restituito fluidità. La componente fluida prende ispirazione dall’elemento naturale prediletto di Rudi che è l’acqua, l’aspetto elettronico è simbolo del progresso della conoscenza raggiunto dall’uomo: tutto ciò è sublimato dalla vena surrealista dell’artista.
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