L’esclusione di un tratto dei Comuni pontini dal riconoscimento dell’Appia Regina Viarum a patrimonio dell’Unesco sta facendo discutere il mondo intero, tanto da arrivare persino al “New York Times”, il più importante quotidiano statunitense. Il giornale newyorkese ha raccolto le dichiarazioni del sindaco di Cisterna Valentino Mantini e dell’assessore alla cultura Maria Innamorato.
“Con gli altri sindaci e il presidente della provincia il prossimo 26 settembre saremo ricevuti dal Ministero, per programmare iniziative comuni finalizzate alla nostra richiesta di essere inseriti nel sito dell’Appia Regina Viarum. Abbiamo partecipato ai lavori per la candidatura dell’Appia sin dal primo momento, sottoscrivendo il protocollo con tutti i sindaci il 10 gennaio 2023 al complesso monumentale delle Terme di Diocleziano. Siamo a pieno titolo nel tracciato e non averlo riconosciuto significa cancellare le nostre origini che affondano le radici negli Atti degli Apostoli con il passaggio di San Paolo a Tres Tabernae, ma anche l’oggettività che Cisterna era nell’antichità l’unica città edificata tra Roma e Terracina. Siamo certi che con il lavoro sinergico e in sintonia con tutte le istituzioni interessate, questa grande occasione di sviluppo per le nostre comunità non verrà meno” hanno dichiarato sulle pagine del New York Times.
Facendo un passo indietro, a seguito delle raccomandazioni dell’Icomos, organo tecnico consultivo dell’Unesco, sono stati esclusi dal riconoscimento dell’Appia – diventata il 60° sito italiano patrimonio dell’Unesco, – i comuni pontini di Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia e Terracina.
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