Livorno: rubano da auto di lusso per rivendere i pezzi, arrestati

Rubano da auto di lusso componenti da rivendere. La Squadra Mobile li denuncia per ricettazione.

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LIVORNO – Nei giorni scorsi sono stati indagati per concorso in ricettazione 4 cittadini moldavi (tre uomini e una donna) di età compresa tra i 23 e i 18 anni. I quattro abitavano della periferia nord di Livorno, e sono stati trovati in possesso di componenti di BMW, soprattutto dei migliori modelli del marchio. La componentistica ritrovata è risultata interamente rubata.

L’attività investigativa ha avuto inizio dal controllo svolto dalla Squadra Mobile di Livorno, destinato all’individuazione degli autori dei furti su alcune automobili, soprattutto nelle zone turistiche di Castiglioncello e Rosignano. Erano infatti stati denunciati una serie di furti con asportazione del Volante multifunzione, della consolle-joystick “Controller navigatore Idrive”  e del navigatore satellitare dall’autovettura.

 Dall’analisi dei circuiti di videosorveglianza delle zone interessate, sia privati che pubblici, gli investigatori hanno notato tre soggetti, ripresi dalle telecamere della stazione ferroviaria di Rosignano.

I predetti venivano notati riprendere il treno dopo un paio d’ore per tornare a Livorno, ove venivano identificati, grazie ad un minuzioso e preciso lavoro di intelligence sul territorio, con l’ausilio anche dei sistemi di videosorveglianza interni alla stazione ferroviaria comunale, collegato a

Personale dipendente effettuava quindi una perquisizione all’interno dell’abitazione dei predetti e, durante le fasi di ingresso all’interno dell’immobile in questione, una donna lanciava dalla finestra un sacco nero, immediatamente raccolto dagli operatori e contenente due volanti ed una consolle joystick appartenenti ad autovetture BMW. Questa componentistica varia dai 1000 ai 3000 euro per pezzo.

Dalle matricole degli oggetti rinvenuti e sequestrati è stato possibile risalire alle autovetture e quindi alle vittime a cui sarà restituito tutto.a

I quattro soggetti, deferiti all’Autorità Giudiziaria di Livorno, erano già conosciuti dagli investigatori per fatti analoghi, commessi anche in altre province.


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Giurista e giornalista pubblicista dell'Ordine della Toscana, ho vissuto a Firenze, Parigi e Roma senza mai smettere di essere livornese. Per il mio territorio nutro un interesse atavico, un amore senza condizioni. La mia seconda Casa è l'isola d'Elba. Appassionato di scrittura sin dalla più tenera età, gestisco la sezione Toscana della testata oltre ad altre collaborazioni online e su carta stampata.