Con una nota da parte del Presidente della Federlazio Latina Marco Picca, la Federlazio di Latina si esprime a seguito dell’incontro del 27 u.s. e all’importante, quanto
puntuale, riscontro dato dagli organi di Informazione, nel ringraziare gli operatori
della comunicazione e soprattutto gli autorevoli interventi della Presidente del
Tribunale, Dott. Caterina Chiaravalloti, del Prefetto Dott. Maurizio Falco, del
Questore Dott. Michele Spina, del Sindaco di Latina Dott. Damiano Coletta, del
Presidente della Provincia Ing. Carlo Medici e del Presidente della C.C.I.A.A. Dott.
Giovanni Acampora. La Federlazio intende dare seguito ai temi trattati durante il dibattito e in special modo al tema legato al rischio delle infiltrazioni della malavita organizzata nel
tessuto economico della provincia.

“Troppo spesso assistiamo a ridimensionamenti o chiusure di attività, commerciali e imprenditoriali. È vero, la pandemia ha contribuito in modo determinante a far tremare realtà imprenditoriali anche molto consolidate, ma questo non deve voler dire che non ci sarà una ripresa o un domani più roseo. In questi particolari momenti, ci sono alcuni “pseudo-imprenditori” (che sarebbe più corretto definire diversamente) che traggono enormi vantaggi, alle spalle dei veri imprenditori in sofferenza, proponendosi per risolvere i problemi aziendali affiancando o rilevando l’attività con pochi soldi. È notizia di una settimana fa, apparsa su Italia Oggi, nella quale si denuncia il fatto che 2.000 imprenditori hanno rilevato 50.000 aziende. Ora ci sorge un dubbio: o questi imprenditori sono dei geni che riescono a gestire la media di 25 aziende a testa, o siamo di fronte a una classica
entrata a gamba tesa della criminalità organizzata.

A tal riguardo la Federlazio invita ed esorta le imprese a segnalare, attraverso denunce e/o esposti alle autorità competenti ogni evento anche solo sospetto di probabili avvicinamenti da parte di soggetti, talvolta apparentemente insospettabili, che propongono soluzioni di sostegno ai problemi delle Imprese, ivi comprese le proposte di cessione delle Aziende o rami di esse per provvedere al pagamento delle pendenze che, come a tutti noto, dopo un anno di arresto totale o parziale delle attività, si sono notevolmente amplificate.

Va superata totalmente la diffidenza, ancora purtroppo persistente, verso le Istituzioni dello Stato. Al contrario e per esperienze dirette, ogni qual volta le Imprese si sono rivolte alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura, hanno sempre ottenuto risultati importanti volti alla propria tutela, oltre a vedere assicurati alla Giustizia i malfattori.

Abbiamo la fortuna di avere Dirigenti di altissimo profilo in Prefettura, Tribunale, Questura, Guardia di Finanza e Carabinieri che stanno svolgendo un eccellente lavoro di investigazione e controllo del territorio, ma il risultato di questo loro impegno può essere amplificato solo attraverso le denunce che i diretti interessati devono fare, per metterli al corrente di quello che gli sta accadendo. Per tutto quanto sopra la Federlazio si rende disponibile ad accogliere e supportare ogni richiesta che può essere portata dagli imprenditori del territorio, a prescindere che siano o meno iscritti all’Associazione, a tutela della loro sicurezza e per lo sviluppo di una “sana” imprenditoria pontina.


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