Monnezza rovente per il condominio Santa Rosa al Calcatore

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Terracina – Sono DICIANNOVE gli appartamenti che fanno riferimento al condominio Santa Rosa, posto all’interno del popoloso quartiere del “Calcatore”.

E’ un condominio di nuova costruzione, abitato da giovani coppie ligie ai doveri di una democratica coabitazione, ma soprattutto responsabili per tutte le incombenze di carattere generale, compresa quella di una diligente raccolta differenziata dei rifiuti.

Da quando poi c’è il regolamento che la disciplina, mai una volta al condominio è stata contestata una qualsivoglia difformità di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Accade però negli ultimi giorni un fatto “curioso”: una parte dei rifiuti conferiti dal Condominio non è ritirata.

Ai condomini una “voce di donna” al telefono della ditta incaricata del servizio riferisce che gli addetti al controllo hanno rilevato una violazione al regolamento per il corretto smaltimento della “monnezza”.

Per l’anomalia riscontrata, la ditta da giorni lascia marcire al solleone diversi sacchi d’immondizia accatastata sui bidoni, violando forse le più elementari  norme igienico sanitarie, con i relativi e gravi rischi per la salute delle DICIANNOVE famiglie dei condomini.

C’è poi da riferire che all’interno del condominio, proprio sopra dove sono posti i contenitori dell’immondizia, vi dimorano bambini in grave stato di salute, che non hanno nessuna responsabilità della situazione igienica che si sta determinando.

Fatto quindi salva, fino a prova contraria, la capacità dei condomini di smaltire i loro rifiuti solidi urbani in maniera corretta, c’è da considerare che i relativi bidoni sono alla mercé di chiunque voglia depositare i suoi rifiuti.

Infatti, questi, sono posti all’esterno del condominio, che non ha nessun tipo di sbarramento passivo per non far accedervi chi non vi abita, riscontrando anche abnormi quantità di rifiuti non riconducibili a loro.

Anomalia che accade soprattutto durante il periodo estivo, quando è probabile che qualche furbo proprietario di seconda casa approfitti della situazione per non pagare, forse, la RICCA BOLLETTA.

I condomini chiedono quindi all’azienda concessionaria della raccolta e dello smaltimento di ritirare i rifiuti, prima che la situazione possa sfociare in qualcosa di grave per la salute pubblica.

 


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