Morte Luana D’Orazio, spunta un audio che denuncia le condizioni di lavoro della ragazza

La giovane al suo fidanzato: "Mi hanno lasciata sola con un sacco di lavoro da finire"

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PRATO- “Scusa amore, ho finito solo adesso. Anche oggi ho dovuto correre come una dannata. Mi hanno lasciata da sola con un sacco di lavoro…”, diceva Luana D’Orazio al fidanzato lo scorso 30 aprile, quattro giorni prima della sua morte avvenuta sul posto di lavoro in una fabbrica tessile a Montemurlo, in provincia di Prato. Il messaggio audio, pubblicato da Repubblica, aggiunge nuovi elementi alla ricostruzione della tragedia e, a detta dei familiari della giovane, testimonia le difficili condizioni lavorative in cui la ragazza sarebbe stata costretta in quel periodo.

Attualmente gli indagati per omicidio colposo e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro sono la titolare dell’azienda Luana Coppini e l’addetto alla manutenzione dell’orditoio, Mario Cusimano, gli interrogatori inizieranno nei prossimi giorni ma nel frattempo proseguono le indagini per chiarire se, tra le altre cose, la ragazza avesse ricevuto la formazione necessaria per un mestiere potenzialmente pericoloso.


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