ROMA – Si è celebrata questa mattina l’udienza in camera di consiglio dinanzi al collegio del Tribunale della libertà di Roma, formato dai giudici Carmine Castaldo, Fabio Mostarda e Stefano Calabria, per il riesame dell’ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare in carcere a carico di Antonello Lovato, accusato di omicidio doloso con dolo eventuale per la morte del bracciante indiano Satnam Singh.
La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Mario Antinucci del Foro di Roma e dagli avvocati Stefano Perotti e Valerio Righi del Foro di Latina, ha rinunciato al giudizio con precise motivazioni.
“I difensori – fanno sapere questi ultimi in una nota ufficiale – hanno rappresentato i fattori di grave rischio per le condizioni di salute e la sicurezza dell’imputato all’interno della Casa circondariale di Frosinone dove è attualmente detenuto Lovato, del resto già ampiamente documentati sia dall’amministrazione penitenziaria di Latina sia da quella di Frosinone. Il pesante clima di gogna mediatico-giudiziaria a livello nazionale ha senza dubbio aumentato i già menzionati fattori di rischio per il detenuto anche all’esterno del trattamento inframurario, addirittura in misura prevalente per il concreto rischio di ritorsioni nell’ipotesi di annullamento o riforma dell’ordinanza custodiale, nonché nei confronti dei familiari del sig. Antonello Lovato quali possibili obiettivi di fenomeni di violenza comune.
Nel delineato contesto, l’avvocato Mario Antinucci e l’avvocato Stefano Perotti hanno inviato una formale richiesta di colloquio con il Procuratore della Repubblica di Latina Giuseppe De Falco e con il pm Marina Marra titolare delle indagini, al fine di interloquire in merito al clima di grande allarme sociale mediatico-giudiziario del “Caso Lovato” con altissimo rischio di incremento di fenomeni di violenza, nonché per concordare con gli organi inquirenti l’apertura di un libretto di deposito giudiziario per il risarcimento del danno dei familiari della vittima sig. Singh Satnam deceduto in data 19 giugno”.
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