Muore dopo la caduta a bordo dell’autobus a Tirrenia, il figlio vuole sapere cosa sia successo

Si cercano i testimoni per stabilire l'esatta dinamica degli incidenti

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TIRRENIA (PI) – Capire esattamente la dinamica dei fatti e cercare i testimoni, il figlio di Angela Scarciglia, deceduta ieri in seguito alle conseguenze di una caduta avvenuta a bordo di un autobus di Autolinee Toscane la mattina del 28 giugno a Tirrenia chiede chiarimenti, e lo fa attraverso un seguitissimo post su Facebook pubblicato sul gruppo “Sei di Tirrenia se” e condiviso anche su altri gruppi di Pisa. L’autobus il 28 giugno, stando alle ricostruzioni ufficiali, avrebbe frenato bruscamente a causa delle macchine davanti che si erano fermate per far attraversare dei pedoni. Anna Scarciglia, 79 anni di Tirrenia era a bordo, e a causa della frenata è caduta ed ha sbattuto violentemente la testa procurandosi un forte trauma cranico che ne ha causato la morte il 4 luglio all’ospedale di Cisanello dove era stata ricoverata. Il giorno dell’incidente la donna è stata soccorsa dopo che l’autista una volta messo il mezzo in sicurezza dopo la frenata, resosi conto della gravità delle condizioni della 79 enne, ha allertato il 118 e i Carabinieri. L’autista ha stilato un rapporto ufficiale, ci sarebbero anche delle polemiche sulle tempistiche dei soccorsi. Questo il post su Facebook del figlio Angelo: “Buongiorno venerdì 28 giugno alle ore 11 circa sull’autobus che va da Livorno in direzione Pisa con fermata a Tirrenia alle 10:52 mia mamma in seguito ad una brusca frenata è caduta battendo la testa, morendo ieri 02 luglio per il trauma cranico riportato. Cerchiamo testimoni per capire cosa sia successo esattamente e la dinamica. Se qualcuno avesse assistito all’ incidente e potesse contattarmi in privato, vi sarei immensamente grato“.


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