Per la Corte Suprema di Cassazione le attenuanti concesse a Marco e Gabriele Biancbi, ritenuti gli assassini di Willy Monteiro Duarte, sono insufficienti. Inaccettabile anche la decisione di far cadere l’ergastolo. Gli ermellini, nelle motivazioni della sentenza della Corte d’Assise d’Appello, pronunciata lo scorso 9 aprile, spiegano i motivi per cui è stato disposto un nuovo processo di secondo grado a carico dei due giovani di Artena e dei loro complici. La decisione della Corte d’Assise d’appello di Roma di concedere le attenuanti generiche ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi scaturisca da “un’analisi monca”, viziata da una “contraddittorietà interna”. Oltre a Marco e Gabriele Bianchi ad essere finiti a processo per l’omicidio volontario del ventunenne sono anche Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all’ergastolo in primo grado e in appello a ventiquattro anni di carcere. Belleggia e Pincarelli sono stati invece già stati condannati in via definitiva rispettivamente a ventitré e ventuno anni di carcere. Con il rinvio a giudizio della Cassazione ora i fratelli Bianchi rischiano di nuovo la condanna al carcere a vita.
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