APRILIA – Paguro  pronta ad investire 28 milioni di euro per risanare il sito inquinato di La Cogna. “Per oltre trent’anni, nell’indifferenza e nell’inerzia delle amministrazioni regionali e comunali che si sono succedute – scrive la società Paguro – i rifiuti abbandonati abusivamente nell’ex cava di La Cogna hanno silenziosamente inquinato il suolo e le falde idriche, spandendo i loro mortiferi veleni nell’ambiente e mettendo in pericolo la salute dei residenti, tra i quali forse non a caso le indagini epidemiologiche segnalano un’alta incidenza di tumori e altre gravi malattie.

La cittadinanza è stata tenuta all’oscuro per tutti questi anni e le varie Amministrazioni regionali e comunali nulla hanno fatto in concreto per risanare l’ambiente. I fondi stanziati, centinaia di migliaia di euro, sono andati persi. Addirittura, si è sanato un nucleo abitato abusivo che insiste vicino alla discarica abusiva, consentendo agli ignari residenti di continuare a utilizzare per anni l’acqua dei pozzi, presumibilmente inquinata delle stesse sostanze tossiche e cancerogene.
Oggi, però, si volta finalmente pagina con un’iniziativa che farà storia.
Il merito è della Paguro srl, società di progetto del gruppo che fa capo a Fabio Altissimi, il patron di Rida Ambiente. La Paguro srl, che ha acquistato il sito recentemente, ieri ha presentato alla Regione Lazio un completo progetto di bonifica e rinaturalizzazione del sito di La Cogna che sarà risanato, ripristinato anche sotto il profilo paesaggistico e definitivamente restituito al suo stato originario a beneficio dell’ambiente e dei cittadini.
Il progetto presentato da Paguro srl rappresenta un unicum nel panorama laziale e nazionale, perché riesce a coniugare l’esigenza di risanare i suoli e le falde inquinate, la chiusura del ciclo dei rifiuti e il ripristino dell’ambiente e del paesaggio a beneficio dei cittadini. Il tutto senza alcun onere per l’Amministrazione e per i cittadini”.
La bonifica completa del sito, infatti, costerà oltre 28 milioni di euro, che saranno tutti a carico della Paguro srl. Il progetto consentirà di asportare e trattare i rifiuti rinvenuti nel sottosuolo della ex-cava, e quindi di confinarne in sicurezza quello che resta all’interno di un impianto di stoccaggio definitivo che sarà appositamente realizzato nello stesso sito. Una volta esaurite le volumetrie destinate a contenere i rifiuti della bonifica, e gli altri scarti trattati compatibili che serviranno a finanziare l’iniziativa, il paesaggio del sito sarà ripristinato e l’area sarà destinata a verde e coltivazione di piante officinali. Il tutto, in soli tre anni.
“Tre anni – spiegano da Paguro – per completare il risanamento di La Cogna contro i trenta di chiacchiere inconcludenti della politica regionale e locale. Ora siamo proprio curiosi di vedere se gli stessi soggetti che hanno permesso in questi anni lo scempio del territorio e della salute dei cittadini apriliani avranno pure la faccia tosta di opporsi alla bonifica!”

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