Il duca di Artena. Luca Centofanti è soprannominato così, vista la sua origine in un paese che sembra un presepe reso ancora più famoso dal recente film Astolfo, girato in parte anche lì. Nato nel 1968, il buon Luca ha cominciato con il tennis, poi la sua altezza due metri lo ha naturalmente avvicinato al basket. Ha avuto la fortuna nella stagione 1986-87 di giocare nella Virtus Roma guidata da Dido Guerrieri, insieme a colossi americani come Gervin, May, Bantom, italiani dal cognome famoso: Lorenzon, Gilardi, Polesello, Sbarra. Un’ottima scuola per un ragazzo con la voglia di crescere prima impiegato vicino a canestro, poi diventato ala forte anche numero 3. La meccanica del tiro lo ha portato a buone percentuali da fuori, ricordo Ochoa quando arrivò a Latina: “Conosco Centofanti, è uno di queste parti, proprio bravo a mettermi in difficoltà quando giocavo a Firenze e difendevo su di lui”. Il suo mestiere di bomber incallito Luca lo ha mostrato anche durante il famoso Trofeo Peppino Tosarello a Latina. Nel 2001 segnò 47 punti con la maglia della Ras vincitrice 122-120 con Globaltel. Dodici bombe da tre punti per Luca. Nel capoluogo pontino è arrivato in maglia Ab Latina per poi passare al Basket Ponza in serie B2. Lo ricordano ancora con piacere a Ferentino nel 2003-4 quando, insieme ai nerazzurri Ravieli e Davi, disputò un buon campionato di serie C1.
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