Pisa: Palazzo Pretorio, approvato progetto esecutivo per rifacimento facciata e copertura. Lavori per 750mila euro.

Le facciate del palazzo versano in un generale degrado sia per quanto riguarda gli intonaci che le pietre e marmi, sia in riferimento al loggiato, con conci di pietra arenaria completamente ricoperti da depositi d’inquinamento ambientale e la parte più bassa compromessa da atti vandalici.

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PISA – 20 aprile 2021

È stato approvato dalla Giunta il progetto definitivo per i lavori di intervento delle facciate e della copertura di palazzo Pretorio, sede di rappresentanza e di uffici comunali, sul Lungarno Galileo Galilei. I lavori sono valutati per un importo complessivo di 750mila euro; a questo punto gli uffici sono al lavoro per la redazione del progetto esecutivo e la successiva gara di affidamento dei lavori. Il progetto è affidato all’architetto Marco Pasqualetti. Il palazzo Pretorio rientra nell’elenco dei lavori pubblici del 2021.

«Era una ferita nello scenario di bellezza che offrono i Lungarni – commenta l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa -. Uno dei palazzi con più carattere simbolico agli occhi dei cittadini versa, da troppo tempo, in uno stato di degrado architettonico che avrebbe potuto, in futuro, degenerare anche in un degrado strutturale. La forte compromissione della copertura, infatti, ha ingenerato abbondanti infiltrazioni che hanno danneggiato fortemente le facciate. Copertura e facciate che torneranno all’originario splendore. Immagino la soddisfazione dei pisani nel ritrovare con lo sguardo un punto di riferimento, compreso l’orologio sulla Torre, che ha accompagnato generazioni di nostri concittadini».

Le facciate del palazzo, si legge nella relazione tecnica allegata al progetto, versano in un generale degrado sia per quanto riguarda gli intonaci che le pietre e marmi, sia in riferimento al loggiato, con conci di pietra arenaria completamente ricoperti da depositi d’inquinamento ambientale e la parte più bassa compromessa da atti vandalici. Sono previsti diversi tipi di interventi, dalla pulitura preventiva al pre-consolidamento alla pulitura tramite risciacqui a base di acqua demineralizzata e carbonato d’ammonio. A seguire i lavori di stuccatura, consolidamento della pietra arenaria e sull’intonaco. Infine, è previsto un intervento sul tetto con lo smontaggio e rimontaggio di nuovo manto di copertura e la realizzazione dell’impermeabilizzazione.

Un po’ di storia.

Già sede dell’Auditore di Governo e della Cancelleria Civile e Criminale, oltre che all’Accademia di Belle Arti, il palazzo era il risultato dell’accorpamento di diversi corpi di fabbrica medievali. Dal 1785 fu destinato a ospitare parzialmente anche le carceri cittadine.

Nel 1821 venne approvato dal Granduca il progetto dell’architetto pisano Alessandro Gherardesca, per il completo riassetto del palazzo e l’uniformazione con il volto che progressivamente avevano assunto i Lungarni.

Il terremoto del 14 agosto 1846 danneggiò la Torre dell’Orologio e, dopo un’iniziale proposta che consigliava la demolizione e ricostruzione della parte pericolante, Gherardesca ripiegò su un restauro conservativo.

La Seconda guerra mondiale distrusse gran parte del Palazzo insieme alla Torre dell’Orologio e altri edifici che si trovavano sulla linea del fronte lungo l’Arno. La ricostruzione, su progetto dell’allora soprintendente Piero Sanpaolesi, avvenne nel 1953.


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Studentessa di medicina di giorno, lettrice accanita di notte, vivo a Pisa e adoro scrivere, sin dall'infanzia mi diletto con racconti, poesie e vari concorsi letterari. Ho deciso di unire questa passione alla curiosità che da sempre mi accompagna e al vivo interesse per la mia città, per il mio territorio, nonché per l'attualità con tutte le sue contraddizioni, collaborando con News-24.it.