Priverno è rimasta attonita l’altra sera quando è arrivata la notizia della morte di Roberto Siddi. Geometra molto conosciuto in paese e anche a Latina, per la sua serietà e grande disponibilità. Si usa spesso dire…una bella persona. Ecco Roberto lo era in tutti i sensi sensi, fisicamente e interiormente.

Abbiamo viaggiato insieme quando frequentavamo le scuole superiori a Latina. Su quegli autobus stracarichi, testimoni del nostro futuro, siamo diventati tutti noi adolescenti di paese, adulti e pronti a entrare nella competizione lavorativa.

Roberto ha seguito la professione del padre, anche lui geometra. Una famiglia molto bella. Lui, la madre il padre e la sorella Patrizia. Tutti biondi e con gli occhi azzurri.

Ho rivisto varie volte Roberto a Latina, quando veniva in Catasto a sbrigare le pratiche del suo lavoro. Ma poi l’ho ritrovato spesso,quando tornavo a Priverno, a casa mia. Lo rivedo seduto in cucina aspettare mio zio Mons. Angelo Masi.

Mio zio, arciprete a Priverno, negli ultimi anni della sua vita, ha avuto problemi a muoversi. E Roberto, molto spesso veniva a prenderlo a casa, lo portava in chiesa e poi lo riaccompagnava. Con quel sorriso dolce e sornione allo stesso tempo, si intratteneva con mia madre e se io non c’ero mi lasciava sempre i suoi saluti.

Ha fatto poi la stessa cosa anni dopo, con l’altro mio zio, padre Nic, missionario tornato dall’Amazzonia e fermatosi a casa di mia madre per parecchi anni per curarsi un fastidio che non è più andato via e che non gli ha permesso più di ripartire per il suo amato Brasile.

Roberto sempre lì, di nuovo, a fare due chiacchiere con mia madre prima di muoversi da casa.

Una persona per bene, che ha dato molto alla chiesa locale.

“Roberto ci ha lasciati. È un grande dolore e tanta è la tristezza, perché era pieno di vita e di progetti e aspettava con ansia la nascita del nipotino. Sarà difficile abituarsi alla sua mancanza”, dice Annalisa, sua cugina.

Domani a Priverno è stato proclamato il Lutto Cittadino con l’invito ad osservare un minuto di silenzio all’inizio del rito funebre che si terrà presso il Cimitero, alle ore 11.30.

Scrive la sindaca Anna Maria Bilancia: “La perdita di una persona cara, un marito, un padre, un amico, è sempre dolorosa da sopportare perché all’improvviso crea un vuoto di presenze e di affetti importanti per continuare a vivere. Una perdita improvvisa e inaspettata, ordita da un male che colpisce il mondo intero, riducendo gli esseri umani a un perenne stato di paura e solitudine, è ancor più dura da sopportare perché ingiusta e senza senso, un senso che è possibile recuperare solo nella fede che a Roberto non è mai mancata, e nel ricordo.
Sarà sicuramente la sua vita di uomo buono, gentile e giusto, costantemente dedicata alla sua famiglia, al lavoro, agli altri che riempirà ogni vuoto e sarà la fede di cui lui è stato testimone esemplare che lenirà parte del dolore”.

Alla moglie Anna, ai figli, a Patrizia e ai familiari tutti, giungano le più sentite condoglianze e un forte abbraccio.

Ciao Roberto, le mie Sorelle e io ti ringraziamo per tutto quello che hai fatto per zio don Angelo prima e per padre Nic dopo. Grazie di tutto


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Giornalista, scrittrice e blogger, con parecchi anni di giornalismo alle spalle. Ho iniziato a Latina Oggi, giornale appena nato e poi al Messaggero. Quindi a Roma per più di 20 anni, negli uffici stampa dei Ministri dell'Economia e Finanze e dell'Istruzione, Università e Ricerca. Qui ho diretto la redazione scientifica di Researchitaly, portale della Ricerca Internazionale. Un'esperienza unica quella di Roma, che mi ha portato a vincere importanti premi di giornalismo, come cronista, come miglior addetto stampa nella Pubblica Amministrazione e come scrittrice. L' ultimo è il premio Camilla. Mi occupo di Pari opportunità praticamente da sempre. Ho scritto libri e realizzato interviste a donne e uomini importanti. Fiera di averne fatte tre alla professoressa Rita Levi Montalcini ( compresa l'ultima concessami prima di morire), e poi a Margherita Hack, Umberto Veronesi e tanti altri, scienziati, politici, ministri, etc. Ora eccomi qui, a occuparmi di nuovo della mia città.