LATINA – «Bene essere ripartiti per il PUA con un percorso partecipativo, dando voce a tutti coloro che hanno presentato le osservazioni nel recente incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale. Tuttavia desidero fare alcune precisazioni rispetto a quanto è emerso nel corso dell’incontro, cosi come riportato dalla stampa, ritenendo che, alcuni contenuti emersi, a mio giudizio, non trovano riscontro nel piano stesso, peraltro pubblico e visionabile da tutti sul sito del comune, in ogni dettaglio tecnico ed amministrativo».
Lo dichiara in una nota giunta in redazione Maria Grazia Ciolfi, consigliera comunale del M5S al comune di Latina.
Nel suo comunicato, la Ciolfi sottolinea come: «Si è parlato di mancanza degli approdi e di un’area per lo scarrellamento: ma il PUA elaborato nella consiliatura 2016/2021 e che deve ultimare la procedura di approvazione definitiva, prevede uno scivolo di alaggio pubblico di ben 18metri, idoneo allo scarrellamento direttamente al mare di piccole imbarcazioni ed un intero specchio d’acqua antistante da adibire a punto di ormeggio con banchine galleggianti.
Riguardo alla salvaguardia delle strutture esistenti è prevista nel nuovo PUA la possibilità di riqualificarle portando quindi anche migliorie, sempre nell’ambito della cubatura concessa dalla normativa vigente, che prevede il vincolo di inedificabilità assoluta. In un futuro, speriamo prossimo, di riqualificazione vera del litorale con la pedonalizzazione della via lungomare, le strutture coperte delle concessioni balneari andrebbero, a mio avviso, ripensate su strada, per non gravare più sull’arenile e tra la duna, che si potrebbe cosi naturalmente ricostituire, solo allora, forse, si potrebbe pensare ad un incremento dimensionale delle stesse.
Riguardo alla critica sulla mancata programmazione all’interno del nuovo PUA, ricordo ancora una volta che questo piano prevede sul nostro arenile tutti i servizi che non sono mai stati presenti, poiché non considerati nel PUA attuale: si tratta di servizi proposti nel corso dell’incontro pubblico dell’ottobre 2018, da parte di operatori, associazioni del terzo settore, associazioni sportive, cittadini. Se non si riconosce questo, o non si è visionato il piano, oppure se ne è data una lettura strumentale. Mi riferisco ad oltre 10 spiagge libere con servizi, ossia tratti di spiaggia libera, che saranno messi a bando con manifestazione di interesse e che i soggetti aggiudicatari dovranno attrezzare con i servizi stabiliti, ossia sport acquatici, come vela, Kite, sport remieri, aree ad accessibilità ottimale, organizzate anche con assistenza per la disabilità, bau Beach, area eventi, ed anche area dedicata agli sport da spiaggia, realizzata proprio su una indicazione promossa dall’associazione di cui era presidente la attuale assessora Muzio, a testimonianza della apertura alla partecipazione e dell’accoglimento delle proposte, che abbiamo tenuto nel corso di questa pianificazione partecipata. Tali aree resteranno comunque spiagge libere, ma saranno attrezzate con i servizi suddetti. Quindi è vero che abbiamo previsto un solo nuovo stabilimento che sarà un progetto pilota, basato proprio sulla accessibilità ottimale e l’innovazione ambientale, a fronte di tre o quattro concessioni decadute, ma il piano fornisce tutti gli strumenti per lo sviluppo socio culturale ed economico della marina, con la presenza di oltre 10 nuove
attività per la gestione dei servizi sull’arenile e lo farà rispettando anche il diritto dei cittadini di fruire della spiaggia libera. E’ stata una scelta politica, fatta allora con LBC, che rivendico e condivo anche oggi come esponente del M5S, in linea con gli ideali e principi del Movimento, di tutela ambientale e libera fruizione dei beni comuni, ma anche di promozione dello sviluppo economico e del turismo.
Infine alle citate sedici pagine di osservazione che affermano che non vi sia uno studio socio economico, dico che lo si può trovare a pagina 46 della relazione illustrativa, che il PUA regionale non solo è citato, ma è proprio lo strumento da cui si è partiti per elaborare questo piano, fornendoci la via maestra su cui operare le scelte, ed in ultimo non si fa cenno alle concessioni dei chioschi sul tratto B perché quelle concessioni ricadono sul demanio comunale e quindi di pertinenza del patrimonio e su cui il PUA non può e non deve intervenire, essendo appunto il piano di utilizzazione degli arenili. Inoltre tutto il tratto di spiaggia libera situato sia nel tratto B che nel tratto A, può essere oggetto di convenzioni tra comuni e privati, associazioni o cittadini, secondo quanto previsto dal regolamento regionale. Invito pertanto tutti i cittadini che vorranno comprendere meglio come diventerà la nostra marina dopo l’approvazione definitiva del nuovo PUA, a cui ho dedicato ben oltre due anni di assiduo lavoro politico nella prima consiliatura Coletta, di andare a visionarlo sul sito del Comune, mentre ai miei colleghi politici di maggioranza rinnovo l’invito ad operare senza pregiudizi e a portare avanti questo progetto, frutto di uno studio ed una pianificazione davvero partecipata, che ha avuto origine da indirizzi condivisi, in un documento unico, con l’allora opposizione che oggi è maggioranza di questa amministrazione, perché rappresenta una opportunità per la nostra città».


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