Quando l’abbraccio può essere fatale. Effetto Pennacchi sul ballottaggio

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03/12/2011 Roma. Stati Generali della Cultura del Partito Democratico alle Officine Marconi. L'intervento di Antonio Pennacchi

LATINA – Mancava Antonio Pennacchi in questa campagna elettorale, quando scocca l’ora del cambiamento Antonio è sempre in prima fila a rivendicare il filo rossonero, anzi nerorosso, che lega i vecchi bonificatori ai nuovi. Era stato un pò in sordina, si era schierato con Forte al primo turno, ma alla fine non ha resistito e a 56 ore dal voto si è pronunciato, sostegno pieno a Coletta, senza se e senza ma.

Ora, senza entrare nel merito del sostegno a Coletta (anche Johan è un tifoso del cardiologo), è curioso verificare come sia andata a finire per tutti quelli che in passato sono stati benedetti dal sostegno pennacchiano.

Iniziamo dal Federale, Aimone Finestra il più amato da Pennacchi. Lo scrittore disse che il Piano regolatore di Finestra era il più bello del mondo ed avrebbe salvato Littoria dagli speculatori e dai palazzinari. Quel Piano è diventato cartastraccia dopo che il Tar lo ha bocciato per un vizio di forma. Andiamo avanti. Pennacchi nel post Finestra si schierò senza indugio a fianco di Vincenzo Zaccheo, per fermare Fazzone e i fondani. Sappiamo tutti com’è andata a finire, Zaccheo pizzicato da “Striscia la notizia”, mentre parlotta con la Polverini e i consiglieri in fila dal notaio per sfiduciarlo. A quel punto il premio Strega decise di giocare in proprio, di scendere in campo, presentò la sua lista, che poi era quella di FLI alla quale concesse in suo il nome. Tanti comizi, tante risate, piazze piene e urne vuote. Risultato misero e nessun consigliere eletto.

Questa volta si era schierato con Enrico Forte, il candidato del PD che tutti davano per certo al ballottaggio. Ha presenziato ad una conferenza stampa nel suo point, quasi superfluo ricordare il risultato di Forte, arrivato terzo e fuori dal ballottaggio.

Resta Coletta. Diciamolo, in tanti hanno pensato e sperato che Pennacchi rimanesse in silenzio. Non si sa mai visti i precedenti. Ma non ce l’ha fatta, puntuale è arrviata  la dichiarazione in sostegno del cardiologo, che tutti danno per vincente. Dopo il confronto tra i candidati organizzato da Latina Oggi, ha dichiarato: “il 5 giugno avevo votato PD, Partito Democratico, Enrico Forte. Il giorno dopo, saputi i risultati, avevo deciso che al ballottaggio mi sarei buttato su Coletta e le sue liste civiche”.

Bisogna aspettare qualche ora per sapere se, anche stavolta, l’abbraccio del Premio Strega risulterà fatale, oppure se il tabù verrà sfatato.

Appuntamento a domenica sera.


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