ROMA – Come scrive il sito Etrurianews.it, ‘l’ex sindaca di Roma della città Metropolitana a luglio scorso aveva emanato (in piena emergenza rifiuti) un’ordinanza per portare i rifiuti di Roma e dell’hinterland, per un totale di 24 Comuni, nella discarica di Albano Laziale.

Sei mesi fa Gualtieri e i suoi compagni di partito avevano aspramente contestato il provvedimento di Virginia Raggi tanto che avevano inscenato clamorose proteste.

La musica oggi, però, sembra essere molto diversa. L’11 gennaio Gualtieri, in qualità di sindaco della Città metropolitana, ha firmato la proroga per conferire rifiuti nel sito di Roncigliano fino al 15 luglio 2022.

L’ordinanza è stata notificata all’amministrazione comunale guidata dal sindaco del PD Massimiliano Borelli, che si dice “rammaricato” e parla di una “decisione amara e deludente”.

Toni di delusione ma privi della rabbia che aveva contraddistinto la decisione del predecessore di Gualtieri alla guida della città Metropolitana.

Da settimane raccontiamo la cattiva gestione dei rifiuti nel Lazio e questo ultimo atto ne è l’ennesima prova.

L’ordinanza firmata dalla Raggi sei mesi fa è stata presa come spunto per attacchi politici e utilizzata in campagna elettorale dai Dem che hanno scatenato tutti gli amministratori locali presenti sul territorio (e sono tanti), contro l’ormai ex sindaca di Roma (lasciata sola e tradita, per entrare nella Giunta Zingaretti, anche da chi, nel passato, gli era amica).

Oggi, invece, l’asse Gualtieri-Zingaretti è intoccabile e inattaccabile e quindi agli amministratori della zona non resta che subire passivamente le scellerate scelte del duo che gestisce i rifiuti nel Lazio.

Ma il PD, quello regionale, da anni non chiarisce come sia stato possibile bypassare l’interdittiva Antimafia che pende sul sito di Albano Laziale.

Nel 2019 e nel 2020, infatti, la Direzione regionale Rifiuti della regione Lazio ha dato il via libera alle volture a favore di Colle Verde e Ecoambiente senza interpellare la Prefettura di Roma sulla interdittiva antimafia che grava sulla soc. Pontina Ambiente, ancor oggi proprietaria della discarica, in spregio a due sentenze del Consiglio di Stato che confermano la validità del provvedimento prefettizio.

Ma la questione non finisce qui. Ci sarà sicuramente una accesa discussione, tra una settimana circa, nella XIII Commissione Trasparenza della Regione Lazio presieduta da Chiara Colosimo.

“Ho intenzione di convocare, per venerdì 21 gennaio, una seduta della commissione Trasparenza – ha dichiarato la Colosimo – per discutere sulla questione della discarica di Albano. Ho ricevuto, infatti, nei giorni scorsi, una richiesta di audizione urgente da parte dell’associazione Salute Ambiente Albano e mi sembra doveroso ascoltarli, come da loro sollecitato, anche alla presenza della Direzione regionale Ambiente e dell’Arpa Lazio”.

Quanto, economicamente, vale questa proroga di Gualtieri? 1300 tonnellate al giorno ad Albano significa che il sito sottoposto ad interdittiva Antimafia riceve circa 130mila giornaliere che nei sei mesi porteranno circa 23 milioni di euro nelle casse di chi gestisce la discarica di Albano. Sommati ai sei mesi trascorsi arriviamo a 46 milioni di euro.

Con l’aumento di 600mila m³ disposto dall’amministrazione Zingaretti su Viterbo il 26 settembre scorso, che hanno portato nelle casse di Cerroni altri 60 milioni di euro, l’incremento economic in questo anno supererà abbondantemente i 100 milioni di euro’.


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