Un cielo avvolto nell’ansia domina il risveglio di Sabaudia. Il Covid è entrato nel mondo della scuola. Un pugno nello stomaco la notizia resa nota direttamente dal sindaco Giada Gervasi nel pomeriggio di ieri, ancora prima che l’Asl di Latina diramasse il suo bollettino quotidiano ufficiale. Al centro del caso una maestra e un alunno, trovati positivi nella scuola elementare di Sabaudia Centro e nel plesso di Borgo San Donato. E, trattandosi dell’ambiente più sensibile e delicato per qualsiasi comunità, sin da subito i social cominciano ad intasarsi di reazioni e commenti, dove, tra interlocuzioni più o meno equilibrate, a prevalere è senza dubbio il dissenso per la decisione adottata di non chiudere nell’interezza la scuola del centro e il plesso periferico interessato, ma solo le classi dove si sono verificati gli episodi. Tanto che sul far della notte ecco apparire un video in cui il primo cittadino spiega i motivi del provvedimento preso e invita, in primis i genitori, a non lasciarsi travolgere da un panico che non avrebbe motivo di esistere.
Nel corso del messaggio il sindaco spiega che si sta seguendo il protocollo dettato dal Ministero dell’Istruzione, che ha un suo schema operativo ben delineato e che si espleta sotto le rigide direttive della Asl. Quando un alunno risulta positivo le lezioni verranno sospese solo nella singola classe e tutti i componenti, docenti compresi, messi in isolamento per 14 giorni, ma non i familiari che saranno poi sottoposti ad accertamento. Quando invece il contagio riguarda un insegnante le lezioni saranno sospese in tutte le classi in cui il docente opera e i relativi alunni inviati in isolamento per due settimane. Questo per delimitare le aree di contatto. Il rilevamento di un unico caso non prevede la chiusura totale della scuola che continuerà ad andare avanti per i bambini in quarantena con la didattica a distanza ed avrà l’obbligo di sanificare le aule e gli spazi comuni. Operazione alla quale il “Cencelli” ha già provveduto, con la “Giulio Cesare” che seguirà a ruota.
Gervasi ha poi rispolverato l’immagine dell’effetto domino, già evocata, affermando che la responsabilità di quanto sta succedendo non è dei ragazzi bensì di quanti ancora si ostinano a non far uso corretto dei dispositivi di sicurezza. E, proprio per stroncare sul nascere tali trasgressioni, ha annunciato di aver dato ordine alle forze dell’ordine di intensificare la vigilanza.
“La mascherina e il distanziamento sono fondamentali – ha concluso -. Nessuno è immune Non fatevi prendere dal panico, ma sappiate che solo il rispetto delle regole aumenta lo standard di sicurezza”.


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