A cambiare a Sabaudia in questa estate, segnata da preoccupazione ancora diffusa per la presenza del covid, non sarà solo il modo di usufruire della spiaggia, ma anche il sistema per cercare di tenerla quanto più pulita e quindi più appetibile ai suoi tantissimi estimatori. Grazie alla collaborazione tra Amministrazione Municipale e la Sangalli, l’impresa che gestisce attualmente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul territorio comunale, la raccolta differenziata sarà praticata anche sugli arenili pubblici. Appositi contenitori saranno infatti allocati lungo i circa 19 km. di sabbia che si estendono dal Circeo alla Bufalara, ed altrettanti cestini fissati all’ingresso delle passerelle di discesa al mare, dove introdurre mascherine e guanti monouso. Un’idea sicuramente azzeccata che, oltre ad incrementare la dignità dell’ambiente, consentirà al Comune di elevare i già alti standard di raccolta differenziata, che in materia, da tempo, lo indicano tra i più virtuosi e innovativi della regione.
“Dotare il litorale del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti – commenta l’assessore all’Ambiente, Tiziano Lauri – significa dare un impulso maggiore alle politiche di tutela e salvaguardia del territorio e del nostro mare, richiamando l’attenzione sull’esigenza di preservare il contesto naturale entro il quale Sabaudia si erge. L’invito a noi tutti, pertanto, è ad utilizzare gli appositi contenitori differenziando correttamente il rifiuto”.
“Il rapporto con il Comune di Sabaudia si dimostra ancora una volta virtuoso e foriero di innovazioni definite e concordate con l’amministrazione comunale – dichiara a sua volta il Consiglio di Amministrazione di Impresa Sangalli Giancarlo –. L’estensione della raccolta differenziata agli arenili pubblici si rende indispensabile per mantenere gli elevati livelli di virtuosità raggiunti nel tempo da parte della città”.
A sollecitare la realizzazione del progetto è intervenuta anche la previsione di un maggiore afflusso turistico in città, in considerazione dell’emergenza sanitaria ancora in atto che scoraggia gli italiani ad intraprendere viaggi all’estero inducendoli a privilegiare per le loro vacanze mete nostrane.
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